Prima l’ha colpita al volto, facendola cadere a terra, poi l’ha inseguita in strada, spaccando i vetri dell’automobile dove si era rifugiata. È la cronaca spicciola dell’ennesima violenza ai danni di una donna a Ferrara, che ieri ha portato alla denuncia di un 33enne da parte della polizia di Stato.

È che sia un comportamento fin troppo consuetudinario lo dimostra il fatto che, con quello di sabato, si è giunti a circa venti “ammonizioni” del questore da inizio anno a carico di uomini violenti, persecutori di ex partner.

Tornando alla cronaca, il tutto è accaduto nella serata di sabato 23 giugno, nei pressi dell’aeroporto, dove una donna ha chiesto l’intervento della polizia: dopo un diverbio violento con il suo ex, quest’ultimo le aveva infranto il lunotto posteriore dell’auto. Sul posto la donna ha riferito che poco prima, mentre era in casa con il suo ragazzo – G.D. 33enne ferrarese – questi le ha sferrato delle sberle al volto facendola cadere a terra e non riuscendo a calmarlo è scappata in strada. Non pago e in preda all’ira, il 33enne l’ha seguita sino all’autovettura, parcheggiata in strada, dove lei si è rifugiata nel tentativo di scappare, rompendone diversi pezzi tra cui lo specchietto retrovisore del lato sinistro, lo specchietto retrovisore interno, i tergicristalli, l’antenna e con una gomitata ha spaccato il lunotto posteriore.

Gli operatori della Volante, guidati dalla donna, si sono recati nell’abitazione di G.D., che è stato accompagnato in auestura per la notifica del provvedimento di “ammonimento” del questore di Ferrara, in cui gli viene intimato di tenere una condotta conforme alla legge e di non porre più in essere atti di violenza fisica o psicologica nei confronti della ex ragazza. Per lui è scattata anche la denuncia a piede libero per danneggiamento aggravato dell’autovettura. Durante gli accertamenti gli sono stati anche notificati gli atti relativi ad un procedimento penale per lesioni personali commessi l’8 maggio sempre in danno della ex-ragazza. Sperando che la storia non si ripeta.