Jolanda ricorda don Pietro Rizzo assassinato dai Fascisti
Domenica scorsa, la comunità di Jolanda di Savoia e tutto il vicariato hanno voluto ricordare il parroco don Pietro Rizzo, una delle persone assassinate nell’eccidio di Goro.
Domenica scorsa, la comunità di Jolanda di Savoia e tutto il vicariato hanno voluto ricordare il parroco don Pietro Rizzo, una delle persone assassinate nell’eccidio di Goro.
Vincitori gli alunni e le alunne della classe 4^ della scuola primaria di Pontelangorino che hanno presentato un progetto originale, multidisciplinare e totalmente in linea con quanto richiesto dal Concorso
Jolanda di Savoia. Ha riaperto al pubblico l’Ufficio Postale di Jolanda di Savoia. Sono terminati infatti i lavori di ammodernamento della sede di Viale della Resistenza finalizzati ad accogliere, appena saranno operativi, tutti i principali servizi della Pubblica...
Le Confederazioni Nazionali di Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero generale nazionale della durata di quattro ore per giovedì 11 aprile
Continua il progetto “In biblioteca con Cadf La Fabbrica dell’Acqua” in collaborazione con le biblioteche dei Comuni del territorio
Jolanda. “Dispiace che la veridicità della situazione contabile economica dell’ente stia emergendo solo ora, dopo quattro anni di segnalazioni alle Autorità competenti, quando si sarebbe potuto ridurre il debito agendo tempestivamente già nel 2015. Questo non è solo il frutto di amministrazione superficiale e pressappochista, ma è anche il fallimento politico del sindaco e del suo gruppo che invece di amministrare con adeguatezza e controllare ha permesso che il comune si trovasse oggi con un buco di 2.361.000 euro”. Sono le parole di fuoco con cui Elisabetta Pezzoli, capogruppo di minoranza per la lista Alternativa Civica, ha attaccato la maggioranza e il primo cittadino Elisa Trombin per i pesanti problemi di bilancio del Comune, durante il consiglio comunale di martedì 19 giugno.
Pezzoli denunciò già anni addietro i problemi contabili dell’Ente, ricevendo in cambio denunce e, dopo i richiami e le sanzioni della Corte dei Conti e la dichiarazione di pre dissesto da parte del Comune, è l’ora di togliersi non pochi sassolini dalle scarpe: “Il senso di responsabilità imporrebbe al sindaco e all’intera maggioranza di chiedere scusa pubblicamente, alla minoranza, a me per le denunce subite ingiustamente, e, soprattutto, ai cittadini, e, subito dopo, rassegnare le dimissioni”.
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