Cronaca
6 Giugno 2018
La denuncia del Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione che ha documentato fotograficamente l'episodio davanti alla sede Inps

Dipendente Ausl lascia l’auto un’ora e 20 minuti nel parcheggio disabili

di Redazione | 2 min

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Un altro dipendente pubblico ‘pizzicato’ a lasciare l’auto di servizio nel parcheggio riservato ai disabili. Questa volta non si è trattato di cinque o dieci minuti, bensì di oltre un’ora e venti. Stiamo parlando di una vettura dell’Azienda Usl di Ferrara che sarebbe rimasta in sosta dalle 10 alle 11.20 circa nello stallo per gli invalidi davanti alla sede Inps di viale Cavour.

A denunciarlo è il Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione, che ha fotografato il mezzo nel momento in cui ha parcheggiato e altrettanto ha fatto quando l’auto se n’è andata, con tanto di orario impresso sulle foto scattate. Tutta la documentazione, accompagnata da una lettera di denuncia, è stata inviata al sindaco Tiziano Tagliani e al direttore generale dell’Ausl di Ferrara, Claudio Vagnini, affinché vengano assunti provvedimenti a carico del dipendente.

“Lasciamo immaginare – spiega il Comitato nella lettera – il numero di persone che avevano bisogno di parcheggiare, in possesso del regolare tagliandino “infermi” e non hanno potuto farlo perché un “dipendente” proveniente dalla lontanissima sede di via Cassoli (300 metri circa) aveva parcheggiato la vettura di servizio nel “comodo” parcheggio invalidi. Ferrara è una città molto urbana e i “bisognosi” si saranno limitati a formulare auguri non proprio sani all’indegno collocatore abusivo”.

“Chiunque sia questo irrispettoso dipendente – prosegue la lettera – deve rispondere della violazione del Codice della Strada e, per l’incivile comportamento tenuto, renderne conto alla direzione dell’Azienda Usl di Ferrara. Nel caso di specie, si chiede che l’ammenda per la violazione del CdS e la doverosa sanzione disciplinare siano almeno pari al notevole e prolungato disagio e alle sofferenze che lo sfacciato atteggiamento citato ha provocato nei cittadini diversamente abili. Per individuarlo e rintracciarlo si fa poca fatica. Noi siamo a disposizione per sostenere quanto riportato”.

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