Spal
7 Maggio 2018
Grassi ed Everton leoni di centrocampo, Paloschi gol e lavoro sporco

Le pagelle di Spal-Benevento

di Redazione | 3 min

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Spara fra la folla, panico in centro a Ferrara

Un po' di rumore, tanto timore. Ha seminato il panico fra le persone presenti in zona un giovane che, per motivi ancora da chiarire, ha esploso un colpo di pistola in centro a Ferrara, in via Garibaldi all'angolo con piazza Sacrati. Si trattava di una pistola scacciacani, come si scoprirà successivamente, che non ha colpito nessuno ma che ha comunque terrorizzato numerosi passanti

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(foto di Alessandro Castaldi)

di Andrea Mainardi

Gomis 6.5: Sullo zero a zero è bravissimo a togliere dall’incrocio la punizione di Viola, per il resto normale amministrazione soprattutto nelle uscite dove si dimostra sempre efficace. Da un suo rinvio nasce l’azione che porta al raddoppio della Spal.

Cionek 6.5: Dalle sue parti Parigini e Letizia spingono parecchio nel primo tempo, lui se la cava sempre di esperienza. Importante una sua chiusura su Diabaté in piena area sventando il possibile pari beneventano.

Vicari 6.5: Partenza ad handicap per lui che viene subito ammonito, la diffida lo costringerà a saltare Torino. Durante il resto della contesa non rischia nulla rimanendo sempre lucido in chiusura e torreggiante di testa. Nonostante la mole Diabaté non lo mette più di tanto in difficoltà.

Felipe 6: E’ il meno impegnato del terzetto difensivo data la pochezza di Iemmello dalle sue parti. Le poche volte che l’azione passa dalle sue parti se la cava senza affanni.

Mattiello 6: Dopo un primo tempo piuttosto opaco, dove soffre il dinamismo degli avversari, cresce nella ripresa soprattutto quando si accentra. Prezioso di testa nel finale di gara, quando sbroglia un paio di situazioni che potevano diventare complicate per la Spal.

Grassi 7: Una delle migliori prestazioni in maglia spallina per lui. Propizia il primo gol approfittando dell’incertezza di Sagna per mandare in porta Antenucci e, in generale, è tra quelli che sembra avere più gamba tra i suoi compagni.

Everton Luiz 7: Corre per tre giocando una partita di grandissima sostanza, il pubblico lo acclama e lui si carica ancora di più ad ogni contrasto non tirando mai via la gamba. Si prende anche maggiori responsabilità in impostazione con risultati alterni, ma raramente butta via il pallone.

Kurtic 5.5: Come a Verona, non mette in mostra una grandissima condizione mostrando una marcia in meno rispetto ai compagni. Dopo un primo tempo tra i peggiori, tenta di scuotersi nella ripresa dove contribuisce alla causa con la spizzata che porta al rigore trasformato da Antenucci. Nel secondo tempo si divora il raddoppio di testa.

Costa 6: Un passo indietro rispetto alla prestazione della scorsa giornata. Riesce ad andare al cross con una certa continuità e precisione, ma soffre un po’ troppo le iniziative di Gyamfi nella ripresa andando presto in debito d’ossigeno.

Paloschi 7: Finalmente riesce a tradurre la propria enorme mole di lavoro in concretezza. Sblocca la partita da attaccante consumato portando a sette il numero di gol in maglia biancoazzurra ma non solo, tutta la partita infatti è costellata di preziosi movimenti che troppo spesso vengono ignorati dai compagni.

Antenucci 6.5: Fatica più del solito a trovare la giusta posizione per impegnare la difesa beneventana, rimanendo per diversi minuti ai margini della partita. Quando si accende però son dolori per gli avversari: prima è sfortunato a colpire la traversa ma Paloschi per sua fortuna è nei paraggi per segnare l’uno a zero. Caparbio poi nell’andarsi a prendere e trasformare il rigore che chiude la partita sfruttando l’ingenuità di Sparandeo.

Leonardo Semplici 7.5: Il piano partita funziona, lascia sfogare il palleggio beneventano per poi colpire in ripartenza. Ormai il traguardo è ad un passo e per lui sarebbe l’ennesimo miracolo, il più incredibile, del suo triennio spallino.

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