Cronaca
27 Aprile 2018
Nell’incidente perse la vita Davide Nordi, il gip accoglie la richiesta della procura per il presidente della Provincia e tre tecnici

Morì ragazzo di 21 anni, archiviate le accuse contro Tagliani

di Daniele Oppo | 2 min

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Arrivarono al Big Town con droga e soldi nell’auto

Droga e soldi. È quanto i carabinieri avevano trovato, lo scorso 1° settembre, all'interno della Bmw nera con cui il 42enne Davide Buzzi e il 21enne Lorenzo Piccinini, entrambi senza patente di guida, erano arrivati davanti al bar Big Town di via Bologna con l'intento di chiedere il pizzo a Mauro Di Gaetano, proprietario del locale, prima che quest'ultimo, insieme al padre Giuseppe Di Gaetano, reagisse violentemente alla loro minaccia, uccidendo il primo e ferendo gravemente il secondo

Davide Nordi

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’archiviazione per Tiziano Tagliani e tre tecnici della Provincia, indagati per omicidio colposo per la morte del giovane Davide Nordi, ventunenne che perse la vita in un incidente stradale lungo la via del Mare, alle 4.30 del 18 settembre del 2016.

Nordi si schiantò contro un platano con la sua Bmw all’altezza del chilometro 34, finendo poi nel fosso che costeggia la carreggiata. Morì sul colpo. La procura, aprì un inchiesta, nominando un consulente per ricostruire la dinamica e un medico legale, ma dopo alcuni mesi chiese l’archiviazione: secondo la consulenza il giovane non indossava la cintura di sicurezza.

Il legale dei familiari – l’avvocato Marco Tomasi presentò opposizione e il gip dispose nuove indagini, chiedendo di individuare gli indagati. La procura indicò Tiziano Tagliani, in qualità di presidente della Provincia; Massimo Mastella, dirigente del Settore Lavori Pubblici, Pianificazione Territoriale e Mobilità della Provincia; Lorenzo Pavarini, ingegnere competente di segnaletica stradale per la Provincia; e Michele Tassoni, responsabile Viabilità del Basso Ferrarese per l’ente del Castello.

Alla fine ci fu una nuova richiesta di archiviazione, contro la quale il legale della famiglia presentò di nuovo opposizione nel corso del novembre 2017. Nella giornata di giovedì 26 aprile è arrivata la decisione del gip e questa volta il giudice ha accolto la richiesta del pm: archiviazione per tutti gli indagati.

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