Argenta
5 Aprile 2018
Una festa della Liberazione diversa quest'anno a Ospital Monacale, pensata anche per esorcizzare i tragici fatti dello scorso anno. I figli della guardia ecologica uccisa da "Igor": “Grazie agli organizzatori”

Una “Sbiciclettata” per Valerio Verri

di Redazione | 2 min

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Ospital Monacale. Non sarà una “sbiciclettata” come le altre quella organizzata per il 25 aprile dall’associazione “Il Cerchio” di Ospital Monacale. Perché sarà dedicata a Valerio Verri, la guardia ecologia volontaria uccisa ormai un anno fa da Norbert Fehr, e si svolgerà proprio in quei luoghi.

Non per vuoto voyeurismo, bensì perché, come spiegano gli organizzatori, “ripercorrere quei sentieri finalmente riscattati e liberati dallo spirito malvagio che li aveva pervasi, sarà una maniera per esorcizzare quello che è accaduto e una liberazione per riprendersi piacevolmente quei siti destinati all’armonia e al benessere”. Un’iniziativa pervasa dall’affetto per Verri, organizzata dai compaesani per ricordare la “vittima innocente di una crudele storia, aberrante quanto inqualificabile”.

“Vogliamo ringraziare coloro che hanno organizzato questa manifestazione e hanno usato parole meravigliose indirizzate a papà – scrive su Facebook Francesca Verri, la figlia di Valerio, anche a nome del fratello Emanuele -. Ringraziamo uno a uno. Questi eventi e queste parole ci fanno essere ancora più orgogliosi di quanto già siamo di papà. Grazie”.

“Vorrà essere un momento di riflessione e di raccoglimento per i fatti che un anno fa, hanno sconvolto la tranquilla quiete di queste zone e che hanno portato rabbia, indignazione e paura nella gente locale procurando nel contempo una ferita irreparabile in una famiglia a noi tutti conosciuta – spiegano gli organizzatori su Facebook -. Il doloroso fatto di cronaca avvenuto vicino a noi e la successiva militarizzazione delle zone che avevamo percorso a più riprese negli anni, in occasione delle nostre uscite verso il parco della pieve di Argenta, hanno procurato uno stato di smarrimento e un’ansia risolta solamente, dopo mesi e mesi di apprensione, con l’epilogo, purtroppo ancora una volta cruento, destinato a mettere finalmente il termine alla vicenda. Valerio era uno di noi, egli ha vissuto con la sua famiglia per decenni ad Ospital Monacale facendosi voler bene da tutti per la sua affabilità e semplicità. Era conosciuto e amico di tanti di noi più o meno suoi coetanei così come i suoi figli sono tuttora ricordati. Quella notizia appresa in modi concitati e nelle maniere più disparate, ma che individuavano una persona conosciuta tolta ai suoi affetti in una maniera così violenta e crudele, è stata una ferita nel cuore di tutti coloro che conoscevano Valerio. Ripercorrere quei sentieri finalmente riscattati e liberati dallo spirito malvagio che li aveva pervasi, sarà una maniera per esorcizzare quello che è accaduto e una liberazione per riprendersi piacevolmente quei siti destinati all’armonia e al benessere”.

Il ritrovo è fissato in piazzetta Bianchi a Ospital Monacale alle 8,30. Un’ora dopo la partenza per due percorsi pianeggianti da 12 e 24 km. Poi il ritorno in pizzetta per la festa finale.

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