Attualità
31 Gennaio 2018
Andra e Tatiana Bucci sono state usate come cavie dal dottor Mengele. E ora raccontano la loro storia agli studenti

A Ferrara la testimonianza delle “bimbe” sopravvissute ad Auschwitz

di Redazione | 2 min

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Andra e Tatiana Bucci in posa con il cugino prima della deportazione

Giovedì 1 febbraio alle 10.30 nella Sala Consiliare della residenza municipale saranno a Ferrara per la prima volta le sorelle Andra e Tatiana Bucci, le “bimbe” sopravvissute ad Auschwitz, invitate a dare la loro testimonianza nell’ambito delle iniziative programmate per il Giorno della memoria.

L’incontro è organizzato dall’Istituto di Storia Contemporanea (Isco) di Ferrara e dall’associazione Il Fiume. A parlare saranno proprio le sorelle Bucci (nate nel 1939 e 1937) insieme con la giornalista Titti Marrone, che ha raccontato la loro storia nel libro “Meglio non sapere”. All’incontro saranno presenti diverse classi delle scuole ferraresi. Porterà il saluto del Comune di Ferrara il vicesindaco Massimo Maisto.

Annullata invece la visita teatrale “Il Museo racconta” programmata nella stessa giornata di giovedì al Museo del Risorgimento e della Resistenza a causa di problemi di salute della storica Antonella Guarnieri.

Tornando alla testimonianza delle Bucci, Andra e Tatiana sono due sorelle di origine ebraica superstiti dell’Olocausto, testimoni attive della Shoah italiana. Probabilmente scambiate per gemelle, vengono tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Mengele e sono tra i pochi a sopravviverne. Proprio la loro presenza in tale contesto ne fa dei testimoni cruciali sul funzionamento del campo di Auschwitz e sugli pseudo-esperimenti scientifici ivi compiuti. Come tale il caso delle sorelle Bucci è oggetto di ampia discussione storiografica sia in Italia sia a livello internazionale.

 

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