Attualità
28 Gennaio 2018
Il pg De Franciscis: “Certa giurisprudenza ostacola il trasferimento dei detenuti stranieri all’estero perché scontino la pena nei Paesi d’origine"

“L’Italia paradiso penale per i criminali dell’Est come Igor”

di Redazione | 2 min

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Un annus horribilis, tale è stato il 2017 nell’ambito giudiziario per la Corte di Appello di Bologna, competente per tutta la regione. Va in tale direzione il profilo, pesante, tracciato dal Procuratore generale bolognese Ignazio De Francisci all’inaugurazione dell’anno giudiziario, 365 giorni dominati dallo spettro di Norbert Feher.

E proprio il post-cattura di Igor – più della sua caccia – si presta a riflessioni per nulla rosee sul sistema che De Francisci rappresenta: “Deve far riflettere l’entusiasmo con il quale, una volta catturato in Spagna, Norbert Feher ha fatto sapere di accettare l’estradizione in Italia, visti gli sconti di pena che il nostro sistema potrebbe riconoscere, a lui che il sistema penitenziario italiano, l’ha già provato”.

Un fatto sintomatico di una “certa giurisprudenza che ostacola il trasferimento dei detenuti stranieri all’estero perché scontino la pena nei Paesi d’origine, asseconda la loro preferenza per le carceri italiane anche quando non ve ne sarebbero i presupposti”. Una pratica di ‘importazione criminale’ incentivata poi dall’abitudine di molti Paesi di non riconoscere come cittadino il condannato che deve essere espulso”

“L’Italia – analizza il procuratore – è in tal senso già un Paese importatore e ben presto diventerà una sorta di paradiso penale per i latitanti rumeni e di tutti gli altri Paesi dell’Est”.

Una questione che si sposta sul piano politico, con De Francisci che in qualche modo richiama i governanti: “Necessario fare pressioni sui Paesi che non collaborano con lealtà”, piuttosto che “lamentarsi del costante aumento degli euroscettici”.

Passando poi ai dati su reati e dibattimenti nell’anno appena chiuso, è il presidente della Corte d’Appello Giuseppe Colonna e riferire di un aumento del numero di imputati minorenni in Emilia-Romagna, investita da “un’ondata di violenza impressionante, con un aumento di omicidi stradali, reati pedopornografici, frodi informatiche e soprattutto furti in appartamento. “È mai possibile – commenta De Francisci rammaricato – che questa nostra terra operosa sia preda di tutto ciò?”. E sui processi: “Devono durare meno, vanno abbattuti i tempi tra il primo e il secondo grado di giudizio, anche per il dovuto rispetto alle vittime”.

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