Cronaca
16 Dicembre 2017
Gli inquirenti erano sulle tracce di un criminale rumeno membro di una banda violenta che seminava panico nella zona

Non stavano cercando Igor. Il killer catturato mentre stava dormendo

di Redazione | 2 min

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Il casolare dove si nascondeva Norbert Feher, alias Igor il Russo. Foto di El Periodico de Aragon

Sfortuna e fortuna nella caccia e nella cattura di Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, ammanettato venerdì notte dalla Guardia Civil spagnola dopo tre omicidi e lunghe ore al suo inseguimento.

Almeno secondo quanto riporta El Pais, il maggior quotidiano spagnolo, che cita fonti investigative.

Sfortuna. Quella dei poliziotti uccisi, Víctor Romero Pérez, 30 anni di Calanda (Teruel), e Víctor Jesús Caballero Espinosa, 38 anni di Cádiz. Erano entrambi a Teruel, dove è avvenuta la cattura, per controllare un casolare, dove un agricoltore, José Iranzo, anche lui ucciso, aveva scoperto un giaciglio sospetto. Ma non sospettavano di Igor, bensì di un ricercato rumeno, coinvolto in una serie di furti nella zona. Era lui che sospettavano fosse l’autore dell’assalto del 5 dicembre a una casa colonica ad Albalate del Arzobispo e che aveva ferito due persone.

Il giaciglio era invece il nido dell’aquila, che subito si è avventata sui tre trafiggendoli mortalmente con colpi d’arma da fuoco, ben mirati per evitare la protezione dei giubbotti antiproiettile indossati dagli agenti.

Fonti investigative che hanno parlato con El Pais affermano che gli inquirenti sapevano di confrontarsi con persone violente, perché nei colpi precedenti, oltre a ferire due persone, avevano anche ammazzato un cane. Ma non sospettavano però di doversi confrontare con “il Russo”, che ha “sparato per uccidere, mirando agli organi vitali”.

Igor, per le autorità spagnole e quelle italiane, doveva essere nei pressi di Malaga, dove la sua presenza era stata segnalata dall’Italia, invischiato in un traffico di droga. Malaga, a circa 700 km e oltre 6 ore di viaggio da dove è stato trovato.

Fortuna. La cattura, avvenuta poco prima delle tre di notte di venerdì 15 dicembre, dopo circa 8 ore di inseguimenti e ricerche, a 70 km circa da dove ha compiuto gli omicidi.

Sempre secondo El Pais, Norbert Feher dormiva. Quanto gli uomini in tenuta antisommossa della Guardia Civil lo hanno arrestato era accasciato a 200 metri dal pick-up verde, il Mitsubishi rubato all’agricoltore, con il quale stava scappando e con cui ha avuto un incidente stradale nella fuga. Ecco probabilmente perché non ha opposto resistenza al momento dell’arresto, non usando alcuna delle tre armi in suo possesso, comprese due pistole Beretta rubate agli agenti uccisi.

E non è chiaro se stesse dormendo per riposarsi oppure come conseguenza dell’incidente stesso.

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