Politica
13 Dicembre 2017
Gli azzerati chiedono tempi più rapidi e procedure più snelle, oltre una maggiore dotazione finanziaria

Carife. L’appello dei risparmiatori per modificare il Fondo di ristoro

di Redazione | 1 min

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Un appello alla classe politica e alle istituzioni per modificare sia la dotazione che i criteri di accesso al fondo per i risparmiatori traditi. È ciò che lancia il ‘direttivo degli azzerati Carife’.

La richiesta è quella di cambiare radicalmente il testo dell’emendamento ‘Baretta’ – da Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia che lo ha proposto – alla legge di bilancio 2018, in modo da “ristorare realmente le vittime inconsapevoli dei dissesti finanziari, rendendolo accessibile a tutti i risparmiatori danneggiati dal crac di Carife”.

Le richieste sono quattro. La prima vorrebbe “l’eliminazione del prerequisito della riconoscibilità del danno ingiusto subito con sentenza passata in giudicato o altro titolo equivalente, attraverso la semplificazione dell’accertamento per l’accesso al Fondo”. La seconda chiede “una Commissione di Conciliazione o Arbitrato irrituale con procedimento di accertamento del diritto di accesso al fondo a mezzo di istruttoria su base documentale”; la terza chiede l’ampliamento della dotazione finanziaria del Fondo: “Lle risorse dei conti dormienti sono un serbatoio consistente che va ben oltre i 25 milioni annui previsti – affermano i risparmiatori -, ai quali dovranno aggiungersi le risorse delle banche con il fondo interbancario”. L’ultima, infine, chiede “la riduzione dei tempi di attuazione della norma che prevede il Fondo, attraverso decreti attuativi da emanare entro 60 giorni, invece dei 180 previsti”.

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