Politica
5 Ottobre 2017
I pentastellati hanno chiesto misure soddisfacenti per gli azzerati Carife

Il M5S incontra i vertici Bper

di Redazione | 3 min

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Il 3 ottobre scorso una delegazione del Movimento 5 Stelle di Ferrara, composta dalla consigliera Ilaria Morghen e dall’attivista Paolo Pennini, ha incontrato il direttore generale di Bper, Fabrizio Togni.

L’incontro si è svolto presso la sede generale di Modena dove il M5S ha esposto alla direzione dell’istituto bancario le osservazioni sollevate in precedenza dalle associazioni degli ‘Azzerati Carife’ al fine di comprendere quale sarà l’atteggiamento della banca nell’annosa questione che colpisce il ferrarese.

Il M5S ha chiesto al direttore Togni come intende procedere nei confronti delle migliaia di persone che si sono ritrovate senza i loro risparmi a seguito del “precipitoso e anticipato uso del bail-in da parte del governo nazionale targato Pd” nei confronti dell’istituto bancario locale.

Come riferisce la consigliera comunale Ilaria Morghen, “abbiamo riportato le seguenti richieste: agevolazioni commerciali a favore dei risparmiatori azzerati Carife, in particolare nell’acquisto di azioni e/o warrant della banca acquistata e la richiesta se la banca intende provvedere in autonomia anche al rimborso del 20% delle obbligazioni non coperte dal rimborso forfettario”. “Alle richieste formulate – prosegue Morghen – ci è stato risposto in primo luogo che la banca è consapevole del disagio subìto dalla precedente gestione Carife e che non appena terminato l’iter di fusione nel nuovo gruppo Bper (operazione che dovrebbe formalmente chiudersi in novembre) provvederà a completare un pacchetto di agevolazioni commerciali a favore degli azzerati Carife, nell’ambito di una strategia rivolta a recuperare la fiducia dei risparmiatori traditi. Evidenziando come sia ancora in atto il procedimento di monitoraggio della situazione patrimoniale del vecchio istituto bancario e nel rispetto delle azioni giudiziarie e legali in corso, il direttore ha poi sottolineato come Bper abbia studiato tutte le soluzioni adottate dagli altri istituti di credito che si sono trovati nelle medesime situazioni di criticità evidenziando come, ad oggi, sia possibile solo provvedere a favorire condizioni di vantaggio commerciale, ritenendo di non poter operare favori nell’acquisto di azioni (in quanto la banca è quotata in Borsa e soggetta ai vincoli dettati dalla vigilanza di Consob) né di poter provvedere all’emissione di warrant ad hoc per l’assenza giuridica di una continuità sui diritti di azioni dei vecchi azionisti nei confronti della nuova banca”.

Il Movimento 5 Stelle ha inoltre chiesto se sia possibile operare con degli indennizzi come per esempio nel caso delle Banche Venete con Intesa ma, anche in questo caso, “ci è stato risposto che tale schema riproposto non è utilizzabile poiché richiederebbe forme di agevolazione che non sono compatibili per piccoli risparmiatori”.

L’incontro si è concluso con la speranza che Bper possa attivarsi nei prossimi mesi con proposte commerciali soddisfacenti per gli azzerati, oltre a dare un nuovo impulso alla fiducia nel sistema creditizio da parte del territorio ferrarese. “Il M5S – conclude Morghen nel suo resoconto – rinnova la sua vicinanza a tutti i risparmiatori travolti dalla brutta esperienza Carife e mantiene vivo il suo impegno affinché si possa arrivare a una soluzione a tutti i livelli (dal locale al parlamento nazionale per garantire il rimborso totale di quanto perso) che dia una risposta esauriente ai gravi disagi che la crisi bancaria locale ha segnato nel nostro territorio”.

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