Caso Cidas. Lodi ricorre in Appello
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Una stretta di mano ha sigillato il passaggio di testimone tra l’amministratore unico uscente di Sipro – Agenzia dello Sviluppo, Stefano di Brindisi e Paolo Govoni, attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara
Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Ancora un grave incidente in via Comacchio dove, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 aprile, una donna di 30 anni e una bambina di 5 anni - mamma e figlia - sono state investite mentre stavano attraversando la strada all'altezza del civico 195, poco dopo la rotonda di via Caldirolo
Intervento di Ilaria Baraldi, Portavoce della Conferenza Donne democratiche di Ferrara. "Andare a votare e votare 'si' ai 5 referendum un primo indispensabile passo per costruire un modello di società più giusto e equo"
C’è anche l’ex consigliere regionale Mauro Malaguti fra i 4 ex consiglieri del Pdl condannati con sentenza del Gup di Bologna per peculato nell’ambito del processo penale sulle ‘spese pazze’ in Regione, cioé i rimborsi ottenuti nei bienni 2009-2010 e 2010-2011.
Malaguti, come gli altri tre ex consiglieri del Popolo della Libertà (Andrea Leoni, Ubaldo Salomoni e Fabio Filippi), aveva chiesto il rito abbreviato. Il Gup Domenico Panza ha inflitto a tutti una condanna di un anno e quattro mesi, con l’eccezione di Filippi (per lui un anno e otto mesi) con sospensione della pena.
Gli importi per cui i quattro ex consiglieri sono stati condannati variano da 1.000 euro a quasi 22mila euro. Per tutti la pena è stata più mite rispetto a quanto chiesto dal pm. La cifra più bassa è proprio quella del ferrarese Mauro Malaguti, riconosciuto colpevole per una cifra pari a 1.042 euro sui 56mila contestati.
Le motivazioni della sentenza dovrebbero arrivare entro 90 giorni ed è proprio il legale di Malaguti, l’avvocato Alberto Balboni, a dirsi “curioso di leggerle”. “Vedremo per quale motivo è stato prosciolto per 55mila euro e non per 1.000 euro”, dice Balboni, aggiungendo che “faremo sicuramente appello”.
Il legale infatti ricorda che “il peculato è solo a titolo di dolo e in altri casi il Gup ha assolto quando si è trattato di importi minimi, dato che proprio la modestia dell’importo esclude già di per sé il dolo”. “E’ successo così per Bonaccini – riferisce Balboni – per il quale l’importo contestato era di 5mila euro. Una sentenza di assoluzione, motivato proprio dall’esiguità dell’importo, che condivido pienamente. Per questo sono curioso di leggere come mai si giudica colpevole Malaguti per 1.000 euro in un caso (e si tratta di 1.000 euro in due anni), mentre si è assolto Bonaccini per 5mila”.
Da ricordare che in sede civile Malaguti fu condannato dalla Corte dei Conti, nell’ambito della stessa inchiesta, a risarcire 26.500 euro di rimborsi, da restituire in solido con l’ex capogruppo Giuseppe Villani, e anche in questo caso Malaguti annunciò che avrebbe fatto appello.
aggiornamento del 16 aprile 2024: Fabio Filippi è stato assolto in appello con formula piena
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