La sorella e le amiche confermano di averla vista coperta di lividi. Sono comparsi davanti ai giudici Luca Marini (presidente), Carlo Negri e Alessandra Testoni i testimoni dell’accusa contro C.D., 59 anni, imputato di violenza sessuale, violazione di domicilio, maltrattamenti e molestie nei confronti della sua ex compagna, 50 anni, parte civile assistita dall’avvocato Paolo Bicocchi.
L’uomo era andato a vivere con l’ex (con la quale aveva allora una relazione) e il figlio minorenne di lei nel giugno 2013. La convivenza però è risultata alquanto difficile, tanto da interrompersi nell’ottobre dello stesso anno. E questo – secondo la versione dell’accusa – a causa dei continui maltrattamenti a cui la donna era sottoposta.
Lui non si rassegna alla separazione e inizia a molestarla. Lei presenta due querele. La prima, la più grave, nel gennaio del 2014. Tra i reati contestati, accanto a lesioni, maltrattamenti e invasione di domicilio, c’è anche una violenza sessuale. Che sarebbe stata consumata la notte di capodanno del 2013. L’uomo sarebbe entrato in casa dell’ex, da sola in quel momento, e avrebbe approfittato di lei. In aprile arriva una seconda denuncia, questa volta per pedinamenti e molestie telefoniche.
In mezzo anche un altro episodio inquietante. L’imputato si sarebbe presentato in casa della donna armato di ascia e avrebbe minacciato di uccidere lei, il figlio e i cani se non fosse tornata con lui.
In aula ieri ha risposto alle domande del pubblico ministero Stefano Longhi la sorella della vittima, che ha confermato di aver visto la parte offesa piena di lividi. Versione avvalorata successivamente dalle testimonianze di due amiche. In aula sono state prodotte anche le registrazioni telefoniche delle minacce ricevute via cellulare.
Alla prossima udienza verrà sentito l’imputato, difeso dall’avvocato Alessandro Bighi.
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