Attualità
21 Giugno 2017
Contributo alla prima missione cinese di astrofisica delle alte energie HXMT

Unife nello spazio con la Cina

di Redazione | 3 min

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La prima missione di astrofisica delle alte energie da satellite della Repubblica Popolare Cinese HXMT (Hard X-ray Modulation Telescope),  ora denominata “Insight” (in lingua cinese Huì Yan), è stata lanciata con successo il 15 giugno scorso alle 11 ora locale con un razzo “Long March 4B” dalla base di lancio di satelliti  “Jiuquan” nel deserto del Gobi.

Alla missione, di cui è Principal Investigator (PI) il prof. Shuang Nan Zhang dell’Istituto di Fisica delle Alte Energie (Ihep) di Pechino,  è stato invitato il prof. Filippo Frontera, professore ordinario dell’Università di Ferrara ora in pensione, ma ancora impegnato in attività di ricerca, responsabile fino al 2012 del Gruppo di Astrofisica ferrarese presso il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra. Il Gruppo di Astrofisica è ora diretto dal Prof. Piero Rosati. La ragione di questo invito è dovuta al significativo contributo dato alla missione dal Prof. Frontera e dal  team italiano , che comprende oltre che ricercatori ferraresi anche ricercatori dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica dell’Inaf di Bologna.

La collaborazione con il team di HXMT all’IHEP di Pechino  è iniziata da molti anni  ed ha riguardato non solo il progetto dello strumento principale (High Energy, HE) a bordo del satellite, ma anche la calibrazione di alcune unità di rivelazione di tale strumento  presso il laboratorio Larix del gruppo di astrofisica di Ferrara, una eccellenza trans-nazionale unica in Europa voluta e sviluppata dal Gruppo di Astrofisica ferrarese, con importanti contributi dell’Agenzia Spaziale Italiana.

L’interesse cinese a una collaborazione con il team ferrarese e bolognese viene dal successo del satellite italiano  BeppoSAX, che, tra le altre cose, grazie anche a uno dei due strumenti (il GRBM) di cui Frontera era responsabile,  ha permesso di risolvere uno dei maggiori misteri dell’astrofisica durato circa 30 anni: l’origine cosmologica dei lampi di raggi gamma (in inglese Gamma Ray Bursts,GRB).

Grazie al contributo dato alla missione HXMT, gli astrofisici ferraresi sono stati invitati a partecipare al suo sfruttamento scientifico. I campi in cui si potranno avere risultati di notevole interesse con HXMT riguardano lo studio di stelle di neutroni e buchi neri in sistemi binari,  di stelle di neutroni isolate con fortissimi campi magnetici (magnetars), studio di GRBs e di controparti di segnali gravitazionali scoperti da poco, ricerca di eventi transitori attraverso  il monitoraggio frequente della nostra Galassia da parte di HXMT. La collaborazione su HXMT apre anche la porta ai nostri dottori di ricerca con indirizzo astrofisico, che potranno lavorare sulle suddette tematiche in Cina, con borse di 1-2 anni dell’Accademia Cinese delle Scienze.

La collaborazione italiana ad HXMT ha avuto anche risonanza internazionale, come si può vedere nel sito web del giornale on-line “gbtimes” (http://gbtimes.com/china/china-launches-x-ray-space-telescope-scan-galactic-plane-black-holes-neutron-stars).

Il video del lancio

 

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