Economia e Lavoro
13 Giugno 2017
Dall'Antitrust arriva l'ok per l'inclusione in Bper

Carife. Arriva l’intesa sull’integrativo

di Redazione | 2 min

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Primo maggio. Tagliati (Cgil): “Costruire insieme un’Europa di Pace, Lavoro e di Giustizia Sociale”

Nella data in cui si ricorda che il lavoro "è la condizione fondamentale di dignità delle persone" e la "condizione necessaria per poter realizzare il proprio progetto di vita", Veronica Tagliati dalla piazza di Argenta rimarca che "come Cgil, Cisl e Uil abbiamo voluto dedicare quest’anno il 1° maggio ad un sogno, il sogno di Costruire insieme un'Europa di Pace, Lavoro e di Giustizia Sociale”

Se da un lato l’ad di Bper Alessandro Vandelli si mostra piuttosto fiducioso per l’arrivo del “closing” entro giugno con Carife, dall’altra arrivano anche altre due buone notizie: una per i dipendenti e l’altra sempre per concludere la cessione a Bper.

Intesa sindacale. Lunedì pomeriggio i sindacati Cgil, First, Uil, Ugl e Fabi hanno siglato l’intesa sul contratto integrativo mettendo finalmente la parola fine a una vertenza, anche piuttosto accesa, che durava ormai da mesi.  L’accordo prevede il ripristino dell’80% delle voci economiche del precedente integrativo, stoppato a partire da aprile, e la riduzione delle giornate di solidarietà. Ritornano anche i buoni pasto più corposo: da 5,25 anziché quasi 1,30 euro come negli ultimi mesi. Tenute anche le garanzie per le polizze sanitaria e professionali anche per chi ha accettato la strada del prepensionamento.

Nei prossimi giorni i sindacati spiegheranno l’intesa ai lavoratori, cercando di convincere anche i circa 400 che avevano già fatto partire le lettere di diffida e che ora – se accetteranno – dovranno firmare singolarmente l’accordo entro il 10 luglio.

L’ok dell’Antitrust. L’altra novità positiva, che avvicina di un altro passo la chiusura dell’affare con Bper è l’ok dell’Antitrust all’acquisto e a giorni si attende analogo esito dall’esame condotto dalle autorità europee. Rimane sempre in ballo il passo fondamentale della cessione dei crediti deteriorati al Fondo Atlante (circa 400 milioni di euro).

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