Tresigallo. C’è una responsabilità della provincia per la morte di Raffaele Castaldini, l’uomo deceduto lo scorso 29 maggio dopo essersi schiantato con la sua auto contro un platano in via Pomposa?
Ad avanzare il dubbio è la società Studio 3A – specializzata nell’assistenza stragiudiziale sulle responsabilità civili e penali nei sinistri – a cui i familiari di Castaldini si sono rivolti.
«Chilometri e chilometri di platani protetti da guardrail, a parte delle rarissime eccezioni che si contano sulle dita di una mano, tra cui quello contro cui si è schiantato Raffaele Castaldini: un’assurda sventura ma anche un’omissione fatale, perché lì, a ridosso della carreggiata, quell’albero non ci doveva essere, perlomeno senza presidi di sicurezza», si legge in una nota inviata alla stampa da Studio 3A.
Secondo la società «si tratta dell’ennesima vittima
Raffaele Castaldini
degli “alberi” in Italia; per dare la dimensione del fenomeno, secondo i dati dell’apposito Osservatorio dell’Asaps, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, nel 2015 nel nostro Paese sono state ben 127 le persone che hanno perso la vita in seguito a schianti contro un albero, e 255 sono rimaste ferite.
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