Politica
19 Giugno 2017
Il tribunale cancella il debito del lavoratore in stato di "sovraindebitamento incolpevole"

Agente di commercio ferrarese ‘salvato’ dalla legge salva-suicidi

di Redazione | 2 min

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Ilaria Morghen (M5S) insieme ai consulenti Francesca Burgi e Gilberto Battistini

La legge ‘salva-suicidi’ è stata applicata per la prima volta anche a Ferrara. Il primo beneficiario estense è un rappresentante di commercio che, a causa del fallimento della propria società mandataria che non ha pagato le provvigioni, è rimasto senza lavoro e ha accumulato debiti anche fiscali per oltre 160mila euro.

Questo stato di “sovraindebitamento incolpevole” è dovuto al fatto che, per oltre un anno, non ha ricevuto il saldo delle proprie provvigioni, ha dovuto ottemperare agli obblighi di mantenimento della figlia in giovane età e, non senza grandi difficoltà, ha ricominciato un nuovo lavoro nel proprio settore.

Il peso dei debiti passati e le procedure esecutive a cui era stato sottoposto anche da parte di Equitalia, però, gli impedivano di ritrovare una dignità lavorativa e sociale, e inoltre il sequestro amministrativo dell’auto non gli consentiva di lavorare.

Una condizione a cui fa riferimento proprio la legge n. 3 del 2012, meglio conosciuta come legge ‘salva-suicidi’, che concede ai privati in difficoltà economica di rivolgersi al tribunale per ricontrattare la propria esposizione debitoria e accedere a un piano di rientro creditizio per cancellare il debito.

Come è successo a Ferrara dove per aiutare lo sfortunato lavoratore si è mobilitato lo Sportello Anticrisi del M5S. Attraverso l’istanza presentata al tribunale di Ferrara con l’assistenza dell’advisor Gilberto Battistini, gestore della crisi, e dell’avvocato Claudio Dall’Ara, il giudice Anna Ghedini con decreto dell’11 maggio 2017, ha accolto totalmente l’istanza presentata.

Il giudice ha cancellato integralmente la posizione debitoria, accettando a saldo della stessa la somma di 21mila euro quale quota parte dell’appartamento che il debitore possedeva in comproprietà con i fratelli, salvaguardando uno degli stessi fratelli che potrà mantenerne la proprietà in quanto sua residenza.

Il tribunale ha inoltre cancellato il sequestro amministrativo dell’auto dell’agente di commercio restituendola al proprietario in quanto necessaria per svolgere il proprio lavoro. Infine, ha stabilito in 1.700 euro mensili la quota di minimo vitale indisponibile intoccabile da chiunque per garantire un dignitoso tenore di vita e permettere al debitore di reinserirsi a pieno titolo nel contesto produttivo e sociale.

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