Politica
19 Maggio 2017
L'assessore all'istruzione paga la scelta di Mdp. Al suo posto Corazzari

La Felletti fuori dalla giunta

di Marco Zavagli | 3 min

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Annalisa Felletti sarà presto fuori dalla giunta comunale di Ferrara. Determinante per la rottura con l’assessore con deleghe a pubblica istruzione, formazione, pari opportunità, cooperazione internazionale – politiche per la pace è stato il suo passaggio con Mdp-Articolo 1.

Entrata in giunta con Sel (poi confluita in Sinistra italiana), Annalisa Felletti – ex Pd dopo le dimissioni da vicesindaco ai tempi della giunta Cinti Luciani a Codigoro – ha aderito di recente al Movimento democratico e progressista nato dalla scissione del Pd.

La notizia era stata accolta con gelo sia dal consigliere comunale di riferimento, Leonardo Fiorentini – che non votò il bilancio dell’istituzione scuola -, sia dal segretario comunale del partito di maggiornaza, il Pd. Luigi Vitellio non aveva usato parole dolci per definire il suo passaggio ai bersaniani appreso solo dalla stampa.

Ora la rottura definitiva è sancita. Tagliani presto annuncerà la revoca dell’incarico. Ed è già pronto il nome del sostituto. Al suo posto entrerà Cristina Corazzari, insegnante già in consiglio comunale. La Corazzari in giunta libererà così un posto in assemblea, sul quale si siederà la prima dei non eletti (la seconda in realtà, era già entrato Talmelli al posto della Boldrini finita “improvvisamente” in parlamento), vale a dire Giulia Bertelli, fedelissima del capogruppo e segretario provinciale Vitellio.

Una decisione che non sorprende la diretta interessata, che ben sapeva “che ci fossero dei problemi, bastava leggere le recenti dichiarazioni del segretario Pd”. Vitellio aveva annunciato la volontà di chiedere un incontro per chiarire il cambio di casacca dell’ormai ex assessore. “Ho più volte letto di queste richieste e stavo infatti attendendo di essere chiamata; sono sempre disponibile in questo senso e io mai mi sono sottratta a occasioni di confronto”, è la replica della Felletti, che ritiene l’operazione “una manovra tutta interna al Pd che arriva dopo le mie recenti dichiarazioni sulla stampa, piuttosto che un problema di merito sul mio operato”.

La revoca, secondo la Felletti, rischia inoltre di “risolversi in una inevitabile chiusura nei confronti di un mondo che si sta organizzando alla sinistra del Pd. Non penso che il sindaco Tagliani voglia dare un messaggio politico di questo tipo alla città. Credo invece che sia sua intenzione confermare la salda volontà di voler mantenere una relazione costruttiva con quel mondo”.

L’assessore sembra poi voler lasciare il suo testamento politico di mandato. “Lo stesso sindaco recentemente, nel corso di una seduta pubblica del consiglio comunale, ha espresso apprezzamento per il mio operato. Dal canto mio, posso ritenermi molto soddisfatta per il mio lavoro svolto fino ad oggi. Credo di aver sempre lavorato con impegno e responsabilità, e in questi tre anni ho costruito importanti relazioni, penso a tutto il mondo dell’associazionismo legato ai diritti e le recenti manifestazioni del 17 maggio (Giornata contro l’omofobia, ndr) lo hanno dimostrato. La città è cresciuta molto ed è una città sempre più plurale. Lo considero un valore. Sono riuscita inoltre a rinsaldare forti legami con il mondo sindacale, con la scuola e con l’università, con cui abbiamo lavorato in tante occasioni”.

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