di Mattia Vallieri
E adesso si ricomincia daccapo o, come affermano gli avvocati dello studio associato Bdf all’incontro con gli azzerati, “è arrivato il momento di partire”. La Corte di Cassazione ha stabilito, con sentenza numero 8738/17, che la competenza per valutare i ricorsi presentati dagli azzerati Carife spetterà ai Tribunali della propria città, o comunque dove verranno presentate le domande, andando contro quindi alla decisione del Tribunale di Ferrara che aveva individuato come sede di competenza il Tribunale delle imprese di Bologna.
Ma andiamo con ordine. Di fronte alla dichiarazione di incompetenza del Tribunale di Ferrara a decidere sulla causa che riguardava l’acquisizione di azioni Carife per meno di 10 mila euro presentata da una signora ferrarese (e la condanna a pagare le spese legali per 1500 euro), la stessa donna non si è arresa e ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione che ha accolto la sua richiesta e ha stabilito che a decidere deve essere lo stesso Tribunale estense e non quello delle imprese di Bologna.
Molto soddisfatti e a tratti increduli i due avvocati Stefano Di Brindisi e Giovanni Franchi dello studio associato Bdf che hanno seguito, nel percorso di fronte alla Cassazione, la signora ferrarese. ”Nonostante il parere negativo del Procuratore generale la Corte di Cassazione ci ha dato ragione e su questo dobbiamo ringraziare e fare un plauso alla signora che è andata avanti con coraggio e grande forza di volontà – sottolinea Stefano Di Brindisi -. Questa è una ordinanza fondamentale per tutta la città, chi ha fatto ricorso di fronte al Tribunale delle imprese di Bologna si vedrà rigettare la domanda perché non è legittimo ad arrivare a sentenza sul tema”.
Dello stesso parere anche l’avvocato Giovanni Franchi che rilancia: “La sentenza della Cassazione ci ha fatto molto felici ed è importante che ognuno possa fare causa a casa propria – ribatte l’avvocato -. Il Tribunale di Ferrara deve assumersi la responsabilità di decidere e devono sapere che ci saranno avvocati che, se vedranno altre sciocchezze, potranno tornare davanti alla Corte di Cassazione”. Le buone notizie per gli azzerati non finiscono qua, come spiega ancora Franchi. “Una sentenza recente della Corte d’Appello di Bologna ha detto che la responsabilità della vendita dei bond argentini è di Carife ed oggi di Nuova Carife – chiosa l’avvocato parmense -. La banca doveva avvisare che il valore dei bond argentini era diminuito e stessa cosa doveva fare con le vostre azioni quando erano diventati carta straccia; questa è la tesi che noi abbiamo sempre portato avanti”.
“La Nuova Carife ha acquistato la vecchia Carife, deve pagare i suoi debiti e ha i mezzi per farlo indipendentemente da Bper” dichiara ancora Franchi, poco prima delle parole di Di Brindisi: “Abbiamo capito la competenza e non è poco, ora sappiamo il territorio e di quali armi disponiamo – conclude l’avvocato ferrarese -. È arrivato il momento di partire e vorrei lo facessimo assieme”.
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