Sandra Carli Ballola

di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Giorni contati per la prima legislatura targata Marco Fabbri, in vista delle elezioni amministrative ufficialmente fissate per il prossimo 11 giugno. Un incarico, quello dell’ex grillino, che potrebbe verosimilmente riconfermarsi addirittura al primo turno. Senza nemmeno passare dal ballottaggio, pare si dica tra i comacchiesi più ottimisti, tra quelli a suo favore, e tra i rassegnati.

Certissima la ricandidatura di Fabbri, nel segno di una continuità (eventualmente) resa di fatto possibile nell’ottobre 2014 da un’epurazione che oggi permette al 34enne di essere in lizza per un Fabbri-bis. “Ringrazio chi mi ha epurato” tra le parole pronunciate dai Trepponti nel festoso giorno del Museo Delta Antico, ma in riferimento a chi – un lustro fa – lo incoraggiò a mettersi “al servizio della comunità”.

Prematuro conoscere i nomi di coloro che lo accompagneranno in questa nuova sfida, come pure è incerto per l’imminente tornata elettorale il ruolo dei pentastellati comacchiesi ancora fedeli al Movimento.

Tra ufficiali e ufficiosi i nomi alternativi di provenienza civica: quello di Davide Michetti, ‘rumoroso’ capogruppo de ‘L’onda’ in consiglio comunale, Giuseppe Carli per Forza Comacchio e un redivivo Iginio Ferroni, l’ex consigliere An reduce da ‘Comacchiopoli’ e da un processo per concussione.

Revival elettorale anche per la tenace Maura Tomasi (segretaria comunale Lega Nord) che riunirebbe in un’unica lista le correnti di area centrodestra, quindi Forza Italia e Fratelli d’Italia con gli esponenti di riferimento Antonio Di Munno e Tiziana Gelli, da cui non dovrebbe mancare il ‘nullaosta’.

Nulla di formale nemmeno dal centrosinistra, che secondo fonti certe sarebbe vicino ad ufficializzare il nome di Sandra Carli Ballola come candidata. L’insegnante, fondatrice del ‘Comitato Piazza del Popolo’ e responsabile immigrazione e diritti del Pd ferrarase, sarebbe già in fase di composizione di una lista che aggrega Rifondazione. Una lista di coalizione, vicina al Pd e con imprevisto: se il sostegno della segreteria locale capeggiata da Francesca Felletti è infatti fuori discussione, più timido e incerto sarebbe, secondo le stesse fonti, quello della segreteria provinciale.