Nel giorno in cui sbucano altre sconcertanti novità sulla vecchia gestione della Carife, con l’emersione di crediti deteriorati per centinaia di milioni, il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, annuncia da Goro che il Carroccio non intende mollare di un millimetro, sulla battaglia che intende riconoscere i giusti diritti ai 28mila azionisti della Cassa di Risparmio di Ferrara, “beffati e poi dimenticati dal Governo”.
“L’incontro – dice Fabbri – è servito per illustrare ai cittadini le ultime novità e proposte, che stiamo cercando di elaborare con la Lega nazionale dei Consumatori, in merito all’arbitrato Consob, se gli azionisti dimostreranno di essere stati danneggiati. In tal senso, stiamo lavorando sul piano normativo ed emendativo, anche a livello nazionale”.
Altro capitolo: la crisi delle banche venete che, come dimensioni, hanno un’incidenza se possibile ancora maggiore rispetto alle quattro banche colpite dal Salva Banche. “La Banca Popolare di Vicenza ha fatto segnare, secondo gli ultimi dati, un tasso di adesione attorno al 60% alle offerte di conciliazione, ad una settimana dalla scadenza del provvedimento. Messo in piedi grazie ad un fondo di 30 milioni di euro, a sostegno degli azionisti “azzerati” che versano in condizioni di disagio”, ha ricordato Alan Fabbri. Una maniera attraverso la quale, per capirsi, la banca vicentina sta cercando di chiudere il contenzioso con i soci che hanno investito in azioni dell’istituto di credito.
Durante la serata di Goro i cittadini hanno potuto fare le proprie domande al presidente della Lega nazionale dei Consumatori, Enrico Scarazzati, a Silvia Toffolo (responsabile dello sportello informativo aperto a Goro) e al consigliere provinciale Gino Soncini, mentre ha portato il proprio saluto anche il sindaco gorese, Diego Viviani.
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