Spettacoli
9 Febbraio 2017
L'attrice e showgirl racconta "Il più brutto weekend della nostra vita" e la sua evoluzione artistica, da Non è la Rai al palcoscenico

Antonella Elia, da ragazza acqua e sapone in tv a ‘odiatrice’ a teatro

di Elisa Fornasini | 3 min

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Odi et amo. Se Catullo fosse andato a teatro ai giorni nostri, sarebbe sicuramente andato a vedere “Il più brutto weekend della nostra vita”. Lo spettacolo di e con Maurizio Micheli, Benedicta Boccoli, Nini Salerno e Antonella Elia racconta la storia di due coppie che fingono di amarsi ma in realtà si odiano. Una situazione che fa sorridere con l’amaro in bocca e che ci siamo fatti raccontare da una delle protagoniste, Antonella Elia, in attesa della messa in scena di venerdì 17 febbraio alle 21 al teatro Nuovo.

Cosa dobbiamo aspettarci da “Il più brutto weekend della nostra vita”?

Gran risate. Questa commedia brillante in chiave umoristica, passami il termine, in stile Woody Allen, rappresenta quattro protagonisti che fingono di amarsi e invece si detestano parecchio. Si creano così situazioni ambigue ed equivoci divertenti che fanno ridere la gente perché vengono presentati in maniera comica il malessere, la frustrazione, il tentativo di amare e la grande capacità di odiare. Maurizio (il regista Micheli, ndr) ha riadattato il testo di Norm Foster e ne ha fatto un gioiello, uno spettacolo intelligente con un tocco di classe. E’ davvero un bello spettacolo e ci sta dando grandi gratificazioni: siamo in tour da metà ottobre e il pubblico ha sempre risposto benissimo. Merito della storia, certo, ma anche di un cast forte composto da attori veramente bravi.

Il suo esordio non è stato però sul palcoscenico ma sul piccolo schermo. E’ soddisfatta dell’andamento della sua carriera dalla tv al teatro?

Sono contenta, questo sì, ma non sono mai completamente soddisfatta di niente. Sono sempre alla ricerca di qualcosa di più, qualcosa di eccellente e interessante, credo faccia parte di un percorso di crescita. Ho lasciato la televisione per fare teatro perché mi piace recitare; ora, dopo anni passati sui palcoscenici di tutta Italia, mi manca la tv e sogno di fare fiction e cinema. Ma non ho nessun progetto per il futuro in questo senso, il prossimo impegno sarà rimettere mano a questo spettacolo per la prossima stagione.

Ha parlato di una crescita, di una evoluzione. Cosa resta della ragazza acqua e sapone che si è fatta apprezzare a Non è la Rai?

La maturazione. Sono nella fase matura, quella ragazza acqua e sapone si è trasformata in una donna che è rimasta comunque acqua e sapone. Sono passaggi, amo molto cambiare e mettermi alla prova. Mi piace rischiare ma credo che queste mutazioni siano necessarie.

Ha lavorato con i grandi come Mike Buongiorno, Corrado e Raimondo Vianello, che ricordo conserva di queste esperienze?

Un ricordo bellissimo, loro sono stati grandi maestri e hanno fatto vivere una tv che non esiste più. Manca quel tipo di televisione: non esiste più il varietà e non esistono più personaggi così forti. Si è evoluta in quello che il pubblico vuole, ma non vuole essere una critica. Anche la tv di oggi è bella, ha il suo perché e i suoi grandi protagonisti come Carlo Conti, Maria de Filippi, Paolo Bonolis, Barbara d’Urso, Fazio e Litizzetto. Tutti bravissimi e straordinari. Guardo anche l’Isola dei Famosi, mi piace come programma e mi piace aver partecipato perché è stata una esperienza straordinaria (ha vinto l’edizione del 2012, ndr).

Tirando le somme dello spettacolo e della sua vita, è più forte l’odio o l’amore?

Spero sia più forte l’amore ma nel nostro spettacolo vince l’odio. Non mi è mai capitato di trovarmi nella situazione di stare con qualcuno e non sopportarlo, ma è una condizione comune. Non mi dilungo sulla mia vita personale, sentimentalmente sto bene e sono felice.

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