Venerdì 20 gennaio chi ha deciso di donare sangue alla sede Avis di Cento ha trovato a sua disposizione – oltre al personale Avis – anche gli operatori Ausl del Nucleo Operativo Controllo Infezioni (Noci) – affiancati dal componente Avis del Ccm di riferimento.

L’obiettivo è quello di raggiungere e informare il maggior numero di cittadini, donatori, personale volontario e sanitario sulle buone pratiche da adottare per ridurre le infezioni mediante la diffusione del lavaggio delle mani.

Gli incontri, sotto allo slogan “Una mano pulita è una mano amica”, proseguiranno nei mesi di febbraio e marzo nelle sedi Avis di tutta la provincia di Ferrara ed il progetto si svilupperà anche nel corso del secondo semestre del 2017. In occasione degli incontri sarà distribuito un opuscolo che illustra come, quando e perché sia utile lavarsi le mani e si daranno dimostrazioni pratiche sul lavaggio corretto e sull’utilizzo del gel idroalcolico.

Il progetto nato dalla collaborazione tra Azienda Usl Ferrara e Comitati Consultivi Misti aziendali, nello specifico tra il Nucleo Operativo Controllo Infezioni per tramite del suo responsabile – Silvano Nola – e l’associazione Avis della Provincia di Ferrara. In particolare, tra le associazioni di volontariato che compongono i Comitati Consultivi Misti dell’Azienda Usl di Ferrara, è stata individuata l’Avis come associazione radicata ed organizzata capillarmente sul territorio e storicamente impegnata nella tutela dello stato di salute dei cittadini, per iniziare a diffondere la cultura dell’importanza del lavaggio delle mani come forma di educazione sanitaria e di prevenzione delle infezioni.

“L’iniziativa – spiegano gli ideatori e promotori – parte dall’indicazione della Regione Emilia-Romagna di coinvolgere anche rappresentanze della popolazione per implementare la sensibilità all’adesione alle buone pratiche per la prevenzione di infezioni nell’ambito più ampio della popolazione. Questo progetto trova il suo sviluppo nella sensibilizzazione dei cittadini a partire dal corretto lavaggio delle mani e cercando di divulgare conoscenze specifiche con interventi mirati”.