Politica
21 Novembre 2016
voto favorevole espresso in commissione Politiche per la Salute, arrivano 34 milioni di euro

Dalla Regione più fondi per la non autosufficienza

di Redazione | 2 min

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ImmagineAumentano le risorse regionali per disabili, anche gravissimi, e anziani nella regione e nel ferrarese. Esprime soddisfazione la consigliera regionale del Pd Marcella Zappaterra che commenta il voto favorevole espresso in commissione Politiche per la Salute e che assegnerà un totale di 436 milioni di euro per i residenti ultra 75enni, per le disabilità e le gravissime disabilità.

“L’Emilia Romagna è la regione che stanzia maggiori risorse sul fondo per la non autosufficienza (in passato addirittura compensando i tagli del fondo nazionale) dimostrando concretamente la sensibilità verso i problemi delle persone più deboli. Si tratta di un fondo importante per finanziare i servizi socio-sanitari rivolti alle persone in condizioni di non autosufficienza e a coloro che se ne prendono cura – spiega la consigliera del Pd Zappaterra – e probabilmente in pochi avrebbero scommesso sul fatto in questo contesto di difficoltà per i bilanci il fondo sarebbe addirittura aumentato. Per l’Usl di Ferrara infatti, rispetto all’anno precedente le risorse sono in aumento: sono previsti 27.710.044 euro per la popolazione anziana ultra 75enne, 1.056.515 euro per le disabilità gravissime, 8.012.346 euro per la Rete disabili e ulteriori quote aggiuntive per gestioni particolari, strutture di piccole dimensioni, ecc.. per circa 653.3778 euro”.

“Per Ferrara quindi arriveranno nel 2016 circa 37.432.286 euro – continua Zappaterra -. Il Fondo, per mole di risorse impiegate, rete di servizi messi in campo, professionalità coinvolte ed esperienze acquisite, costituisce probabilmente un caso unico in Italia. Quello che però rende l’esperienza dell’Emilia-Romagna un caso unico in Italia non è solo l’impegno economico che ha caratterizzato il Fondo negli anni passati, ma anche e soprattutto la rete dei servizi messa in campo per rispondere alle diverse tipologie dei bisogni con l’obiettivo prioritario, laddove possibile, di tenere l’anziano e la persona disabile, non autosufficienti o a rischio di non autosufficienza, al proprio domicilio”. “La rete, presente sul territorio ferrarese in modo capillare, su cui si sono basati gli interventi è composta per così dire da una rete classica di strutture residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili sia dai servizi per l’assistenza domiciliare compreso l’assegno di cura per entrambe le tipologie di beneficiari. Una rete che possiamo definire ‘storica’ che si è andata consolidando negli anni ampliandone i beneficiari per rispondere alla necessità di interventi socio-sanitari complessi e continuativi. Su questa rete si è poi innestata una rete di servizi innovativi, a più bassa soglia di intervento, a supporto delle famiglie per ridurre il carico assistenziale a domicilio”.

“Intendiamo puntare a mettere al centro la persona e i suoi bisogni”, conclude Zappaterra.

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