Politica
21 Luglio 2016
L'assessore su Fabook chiede un confronto sulle norme e sull'approccio per la "certezza delle pene"

Modonesi: “In troppi la fanno franca con le scarcerazioni immediate”

di Redazione | 3 min

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ampliamentointerspar_Ass. Modonesi“Troppe volte chi ruba, scippa, spaccia, aggredisce e delinque la fa franca. E la fa franca non perché nessuno si adoperi a scovare e ad arrestare i criminali, ma perché nella maggioranza dei casi le investigazioni e gli interventi delle Forze dell’Ordine si concludono con scarcerazioni immediate, a causa di come oggi le norme e le leggi sono costruite e vengono correttamente applicate. E così, un secondo dopo, i delinquenti tornano a rubare, scippare, spacciare, aggredire.
E questo per me (ma non solo per me) non è più tollerabile”.

È la parte finale di un post su Facebook dell’assessore comunale Aldo Modonesi, con tanto di titolo: Dei delitti e delle (certezze delle) pene. Un intervento ‘giustizialista’ in cui Modonesi chiede di ridiscutere e ripensare il funzionamento della giustizia – norme e applicazione – soprattutto per quel che riguarda le carcerazioni e i rimpatri.

“Penso che sia evidente a tutti (anche se ci sarà sicuramente chi dirà che si può e deve fare di più; o che siamo arrivati in ritardo…) – afferma Modonesi – lo sforzo aggiuntivo che negli ultimi mesi si sta mettendo per riportare alla normalità il quartiere Giardino. Bene i controlli e i pattugliamenti interforze (come quello fatto anche ieri); bene i presidi della Polizia Municipale; bene le ordinanze e i controlli (e le multe e le chiusure delle attività); bene le iniziative sul territorio. Purtroppo però – osserva l’assessore – leggere, continuare a leggere, notizie di spacciatori arrestati e immediatamente rimessi in libertà non fa bene. Non fa bene a chi quotidianamente lavora per assicurare maggiore sicurezza a territori e quartieri. Perché rischia di vanificarne gli sforzi, e mandare il morale sotto i tacchi. Non fa bene a chi, come me, amministra e prova ogni giorno a mettere in atto politiche di prevenzione e di tutela del territorio. Perché già le risorse sono scarse e gli strumenti spesso poco efficaci, ma se poi si continua così allora la fatica diventa doppia e la frustrazione pure. E non fa certo bene ai cittadini”.

“Perché penso che – prosegue Modonesi – anche dalla certezza della pena passi un recupero di fiducia tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini. Si parla tanto, e giustamente, di maggiori risorse umane e di maggiori dotazioni per le Forze dell’Ordine. Si parla anche tanto, e a sproposito, di Esercito, e chi ne parla (forse) non si accorge che così facendo si continua a mettere in discussione la bontà e l’efficacia degli sforzi che le Forze dell’Ordine (e la Polizia Municipale) stanno facendo nel quartiere Giardino e in città. Penso che si parli troppo poco di certezza della pena (e dei rimpatri). E penso che sia ora invece di parlarne. E di iniziare un confronto serio su questo tema, che porti a cambiare norme e approccio”.

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