Scandalo donazioni Covid. Richetti: “E’ inaccettabile, serve trasparenza”
Una Ferrara repubblicana, liberale e democratica. Questo l’obiettivo del Pri, parte della coalizione di centrosinistra, a supporto della candidatura a sindaco di Fabio Anselmo
Una Ferrara repubblicana, liberale e democratica. Questo l’obiettivo del Pri, parte della coalizione di centrosinistra, a supporto della candidatura a sindaco di Fabio Anselmo
La destra ferrarese continua ad agitare in maniera strumentale il criterio di "residenzialità storica" per ottenere un alloggio popolare, dimenticando quello che non ha fatto in questi anni: garantire davvero una casa dignitosa a chi ne ha bisogno
Nell'ultima settimana due sono stati gli incontri a Villanova con Fabio Anselmo e Sabrina Pignedoli e, dice Maria Teresa Pistocchi del Movimento 5 Stelle, "un sos corale si leva dalle piccole frazioni rurali del Comune di Ferrara"
“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin
I membri del Gruppo Informale per la Tutela del Territorio e della Salute da tempo si stanno occupando dell’attività del biogas e in diverse occasioni, negli ultimi anni, hanno denunciato la situazione delle strade comunali che "sono state danneggiate dal passaggio dei mezzi pesanti"
La strada è ancora lunga per trovare una soluzione che accontenti tutti dopo la ‘bomba’ Carife: servono compratori, bisognerà capire come funzioneranno i rimborsi per gli obbligazionisti azzerati (e se ci saranno modifiche), quali opportunità si apriranno per i risparmiatori tagliati fuori da tutto. Ma il Governo – forse – sta già guardando oltre, pensando a come aiutare i territori colpiti dai crac bancari.
A renderlo noto – con tutte le (tante) cautele del caso – è stato il sindaco Tiziano Tagliani durante il consiglio comunale di lunedì in cui si è discusso l’odg del Pd sulle azioni da intraprendere per il caso Carife a sostegno di azionisti e obbligazionisti. Il sindaco ha parlato dell’incontro del 24 maggio con il viceministro all’Economia Enrico Morando e il sottosegretario Pierpaolo Baretta, raccontando di come con il primo si stia pensando a una qualche forma di aiuti per i territori colpiti dalle crisi delle banche cittadine, già paventati durante l’incontro con i risparmiatori al Teatro Comunale. “L’idea – ha spiegato Tagliani – è quella di avviare, una volta completato il percorso di cessione banche, anche una riflessione su un contratto d’area per i territori dove la crisi della banche ha creato un danno patrimoniale non discutibile. Ci fa sperare che il governo si stia adoperando per trovare strumenti per beneficiare il territorio e per me c’è anche questo lavoro da fare”.
Niente di definitivo, niente di formale ancora, solo primi contatti – il sindaco ha detto che anche il primo cittadino di Arezzo ha “avvicinato” Morando sul tema – per trovare una soluzione a quella porzione di crisi generatasi non solo su azionisti e obbligazionisti (che non verranno toccati direttamente da queste eventuali misure) ma su tutto il territorio.
A questo si aggiunge anche il fattore di “moral suasion” verso gli auspicabili acquirenti di Carife e delle altre tre banche finite in risoluzione: “Abbiamo chiesti strumenti di ristorno privato o dei pacchetti o dei prodotti che possano favorire il ritorno di imprese e famiglie scottate da esperienze del passato”. Presto anche per questa mossa, dato che la fase di acquisto è solo nella fase di raccolta degli interessati, e sulla quale bisognerà usare tutta la delicatezza del caso: la moral suasion non è da intendere come un vincolo – “che farebbe ridurre il numero degli interessati” – ma come una spinta per presentare offerte che avvantaggino il territorio, da avanzare quando verrà redatta la “short list” degli compratori.
Tagliani ha poi ribadito la preoccupazione espressa al sottosegretario Baretta sulla possibile interpretazione restrittiva dell’articolo 9, comma 4, del decreto sui rimborsi, che potrebbe penalizzare molto gli investitori ferraresi: se intesa alla lettera la norma infatti rimborserebbe l’80% del valore dei titoli usando come base il valore di acquisto iniziale e potenzialmente potrebbe far perdere il diritto al rimborso agli obbligazionisti che, nel corso del tempo, hanno ricevuto il pagamento della cedola da parte della banca, cosa accaduta a molti ferraresi dato che si tratta di titoli risalenti nel tempo. La proposta di Tagliani (e degli “Azzerati” Carife”) è stata quella di prendere come base il valore dei titoli al momento della messa in risoluzione della banca.
L’odg del Pd – che chiedeva all’Amministrazione di attivarsi presso il Governo e la Regione per trovare soluzioni ai problemi degli azionisti, senza entrare nel dettaglio – è stato molto criticato dalla consigliera del M5S Ilaria Morghen proprio per la sua vaghezza e dal consigliere di Forza Italia, Vittorio Anselmi, che però ha per una volta lodato l’impegno del sindaco. Il documento è passato con 18 voti favorevoli e 8 astenuti. Nessuno, nonostante le critiche, se l’è sentita di votare contro.
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