L’Approdo si presenta e mostra alla stampa il proprio bilancio. La fondazione guidata da Bracciano Lodi (presidente del cda) e Secondo Cusinati (presidente del consiglio di indirizzo) dal 2007 gestisce il patrimonio dell’ex partito dei Ds (che a sua volta ereditò i beni del Pci), dal momento che il Partito Democratico, all’atto della sua fondazione, nacque ‘senza portafoglio’, ovvero senza immobili intestati.

Un patrimonio immobiliare che secondo Lodi si aggira oggi attorno ai 5 milioni di euro, dopo l’ultima importante alienazione immobiliare a Vigarano Mainarda da un milione di euro. “Nel 2007 – afferma Lodi – la direzione nazionale dei Ds decise con un atto notarile di dar vita a queste fondazioni. Da allora abbiamo avuto l’incarico di gestire due cose: il patrimonio immobiliare e le iniziative politico-culturali finanziate dalla fondazione”.

Il bilancio consuntivo 2015 vede movimenti in entrata per 199mila euro e uscite per 187mila. “Gli utili – prosegue il presidente del cda – vengono accantonati in un fondo investimenti. Gli amministratori non ricevono compensi e abbiamo un’unica dipendente che lavora part-time”.

Gli immobili della fondazione sono 30, 21 dei quali affittati a canoni calmierati ai circoli Pd di Ferrara e provincia. “La nostra priorità – affermano i dirigenti – è il mondo del centrosinistra, altrimenti affittiamo anche ad attività commerciali e privati. Come canone chiediamo poco più del necessario per pagare tasse e spese”. La liquidità della fondazione si aggira al momento attorno ai 300mila euro.