Attualità
23 Aprile 2016
Il 5 maggio la presentazione di quanto fin qui realizzato

I risultati del progetto partecipato “Ferrara mia”

di Redazione | 2 min

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ferrara mia 3Il 5 maggio alle 17.30, nella sala del Consiglio comunale di Ferrara, si terrà un incontro pubblico del progetto Ferrara mia per la presentazione dei risultati ottenuti fino ad oggi e dei punti rimasti ancora aperti nel percorso partecipativo.

L’esperienza “Ferrara mia” è stata avviata nel dicembre 2014 grazie ai contributi della Regione Emilia-Romagna per la promozione dei percorsi partecipativi, e affronta il tema della cura e del governo partecipato dei beni comuni a partire dalla tutela e promozione delle comunità di pratiche spontanee e di riappropriazione dei luoghi.

Ad un anno di distanza, ha portato all’introduzione dell’articolo Far Filò* per legittimare le occupazioni di suolo pubblico con l’utilizzo di piccoli arredi per iniziative spontanee di carattere conviviale. Non solo distese e dehors commerciali dunque, c’è spazio anche per un circolo di sedie e un tavolino per quattro chiacchiere tra amici. Ad alcuni potrà sembrerà una conquista di poco conto, per una macchina amministrativa che ambisce all’attualizzazione è una piccola impresa ancora da valutare (*nel dialetto ferrarese, la parola far filò indica l’abitudine di parlare del più e del meno tra vicini di casa).

Gran parte dell’energia è stata riversata nel cercare di entrare in dialogo, ascoltare e riconoscere alcune delle comunità di pratiche locali, per comprenderne le motivazioni e le difficoltà concrete alla base del loro agire. Ne è emersa una sintesi provvisoria dei beni comuni e delle azioni-tipo caratterizzanti le comunità di pratiche, un quadro di persone e luoghi che condivide liberamente idee, saperi e relazioni.

La proposta adesso è quella di scrivere collettivamente una Carta dei beni comuni della città di Ferrara: un Manifesto di principi, valori e azioni civiche congiunte. Chiunque potrà partecipare alla scrittura della Carta con una parola, un verso o un intero testo, come singolo, cittadino, gruppo informale o associazione. L’appuntamento collettivo è al Laboratorio in Piazza Municipale che si terrà per tutta la giornata del 27 maggio.

La Carta sarà uno strumento necessario per indirizzare e sperimentare il nuovo Regolamento dei beni comuni, oggetto decisionale del percorso partecipativo, un Regolamento che deve essere immaginato non soltanto come un testo giuridico a tutela dei cittadini e dell’amministrazione, ma come uno strumento concreto per favorire le pratiche spontanee di costruzione e difesa dei beni delle collettività, l’avvio di un processo di costruzione nel tempo di una macchina amministrativa e di una rete civica in grado di dialogare e lavorare insieme.

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