Cronaca
28 Novembre 2015
Tra pubblico e privato, le idee del dg del Sant'Anna e della consigliera regionale del M5S

Confronto Carradori-Sensoli sul futuro della Sanità

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Pontelagoscuro. Rubano asce e squarciano le gomme alle auto

Altro raid vandalico a Pontelagoscuro. Dopo i danni al centro sociale "Il Quadrifoglio" di un paio di settimane fa, nella nottata tra venerdì 26 e sabato 27 aprile, alcuni vandali hanno preso di mira, danneggiandole in maniera seria, decine e decine di automobili, a cui hanno forato e tagliato le gomme

Spara fra la folla, panico in centro a Ferrara

Un po' di rumore, tanto timore. Ha seminato il panico fra le persone presenti in zona un giovane che, per motivi ancora da chiarire, ha esploso un colpo di pistola in centro a Ferrara, in via Garibaldi all'angolo con piazza Sacrati. Si trattava di una pistola scacciacani, come si scoprirà successivamente, che non ha colpito nessuno ma che ha comunque terrorizzato numerosi passanti

Altra droga in Gad. Trovata hashish in un giubbino incustodito

Nelle giornate di martedì 23 e venerdì 26 aprile, il personale dell'Upgsp della Questura di Ferrara, insieme alle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna di Bologna, hanno messo in campo servizi straordinari di controllo del territorio nell'area di viale Cavour, piazzale Medaglie d'Oro e San Giorgio, oltre che in zona Gad

Pulmino si ribalta in A13, cinque feriti. Gravissimo un 30enne

Spaventoso incidente nella nottata tra venerdì 26 e sabato 27 aprile lungo l'autostrada A13 dove, dopo lo svincolo per l'uscita Ferrara Sud, in direzione di Bologna, un minivan Opel Vivaro su cui stavano viaggiando otto persone è uscito di strada, prima sbattendo contro il guardrail e poi ribaltandosi.

20151127_160822di Daniele Modica

“La Sanità, e penso di rappresentare il pensiero diffuso nel mio Movimento politico (M5S, ndr), deve rimanere pubblica per quanto attiene alle strutture fondamentali, perché solo questo sistema, basato sulla fiscalità generale, può garantire i servizi essenziali così come sancito dalla nostra Costituzione. La Carta Costituzionale non può essere in nessun modo oggetto di interpretazione, ma solo di una sua rigorosa applicazione”. È stata molto chiara, inflessibile, Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della commissione Sanità, questo pomeriggio al convegno dal titolo “Pubblico e privato per il futuro della sanità” organizzato dall’associazione Ferrara Attiva al Salone d’Onore di Palazzo Roverella. Un’occasione di confronto tra importanti protagonisti della sanità ferrarese ed emiliano romagnola interpellati sull’equilibrio dei rapporti tra pubblico e privato.

L’incontro è stato moderato dalla presidente dell’associazione, l’avvocato Marcella Pacchioli. Oltre a quello della Sensoli, gli interventi di Tiziano Carradori, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Anna di Cona, Adolfo Sebastiani, delegato del Rettore di Unife, Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe, Bruno Biagi, presidente Aiop Emilia Romagna e Fiammetta Fabris, direttore generale di UniSalute Spa.

Carradori ha esposto un’idea di gestione del sistema sanitario diversa da quella di Sensoli e che prevederebbe un incremento delle responsabilità del privato: “Tutto è rimasto come anni fa – ha dichiarato -: il pubblico pianifica e interloquisce, detiene quasi completamente la responsabilità, mentre pur mantenendo il pubblico in una posizione di governance è importante avviare una programmazione più inclusiva, dove le responsabilità siano suddivise”. Una visione che pare poco conciliarsi con quella della consigliera del Movimento 5 Stelle. “Non dimentichiamo – ha precisato Carradori – che attualmente il nostro sistema è integrato, che su 8 miliardi e mezzo di spesa sanitaria dei residenti in regione, il 45% remunera soggetti privati, i quali attualmente assicurano il 24% dei posti letti per le degenze”.

Sensoli ha ribadito con forza come il nostro sistema sanitario debba confermare la sua natura pubblica: “Sono necessari – ha spiegato – maggiori investimenti pubblici sia a livello locale che nazionale. Serve ad esempio un piano straordinario di assunzioni che riguardi sia il personale medico che quello sanitario”. Insomma la ricetta di Sensoli è una sola (più pubblico), mentre per Carradori la visione è più articolata e in generale “non esistono ricette, nessuno di noi può dire di averne una in tasca”.

Visione ancora diversa invece quella di Nino Cartabellotta di Gimbe, che parla di “soluzioni per un diritto leso” dato che come ricorda “tra il 2012 e il 2015 sono stati tagliati al servizio sanitario nazionale 25 miliardi di euro”. Per Cartabellotta la via preferenziale viene dalla sistemazione degli sprechi, dalla riduzione dei sovrautilizzi, dalla lotta alle frodi, dall’abbassamento dei prezzi eccessivi per materiali e strumentazione e ancora dalla semplificazione amministrativa. Cartabellotta non chiede allo Stato più risorse, “ma prima di tutto l’utilizzo corretto di quelle presenti” e in secondo luogo “la sicurezza sulle cifre messe a disposizione”.

Nel corso della giornata ogni relatore ha avuto modo di riflettere sulla situazione del sistema sanitario analizzato dal proprio particolare punto di vista, di volta in volta le imprese, le assicurazioni, ecc… . Interessante per il nostro territorio il contributo del professor Sebastiani, delegato del Rettore, che ha ricordato quanto l’Università può fare per la sanità. “A cominciare – ha illustrato – dalla didattica. Su 17.500 studenti del nostro ateneo circa 4 mila frequentano l’area medica. I corsi di laurea attivati sono dieci e la preparazione è al massimo livello possibile: siamo al secondo posto mondiale per produzione di testi di ricerca scientifica”. L’intervento di Sebastiani è servito a ricordare il ruolo della ricerca e dell’istruzione nello sviluppo quantitativo e qualitativo di cure mediche e interventi sanitari.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com