di Francesco Altavilla

“Vendesi saperi”. La mobilitazione degli studenti contro la riforma che introduce “La Buona Scuola” non è terminata. Dopo le contestazioni al ministro Giannini di qualche settimana fa, questa mattina (venerdì 9), circa un centinaio di studenti ha sfilato per le vie di Ferrara per manifestare il proprio dissenso.

Al termine del percorso che li ha condotti in Largo Castello, gli studenti hanno distribuito ai cittadini presenti in piazza per il consueto mercato del venerdì mattina un volantino che titola appunto “Vendesi saperi! La scuola pubblica in vendita con la riforma Giannini!”. Il corteo, partito da Piazzale Dante, ha visto anche quattro studenti identificati dalla Polizia di Stato per lo scoppio di alcuni petardi di modesta entità, che non hanno turbato l’atmosfera pacifica della protesta.

“Il senso della manifestazione” ha dichiarato un portavoce di Uds (Unione degli studenti, ndr) “è chiedere l’abrogazione della riforma Giannini” e “portare avanti la proposta alternativa ‘L’Altrascuola’”: una raccolta di linee guida a proposito di diritto allo studio, del rilancio di una vera autonomia scolastica, della riforma dei cicli e dei programmi e di una qualificata alternanza scuola lavoro che “sostiene la legge di iniziativa popolare”.

Accanto agli studenti, hanno preso parte al corteo alcuni iscritti alla Fiom Cgil, tra cui il segretario provinciale Samuele Lodi, che ha giustificato la presenza del sindacato dei metalmeccanici alla manifestazione come “una naturale coalizione, reazione agli attacchi pesanti al lavoro, alla scuola, contestazioni che la Fiom non può che condividere”.

Il segretario ha poi ricordato l’appuntamento indetto dalla Coalizione sociale lanciata da Maurizio Landini in tutta Italia per sabato 17 ottobre. Secondo Mauro Presini, del comitato ferrarese di sostegno alla Lip, la manifestazione è stata l’ennesima reazione ad “un attacco ai beni comuni che coinvolge la scuola ma non solo, come testimoniato dai tanti soggetti coinvolti oggi: studenti, metalmeccanici, insegnanti”. Secondo Presini il merito di iniziative come quella di venerdì e di sabato 17 è di “tessere legami, stendere ponti tra questi diversi soggetti, per tentare di rispondere tutti insieme ad un problema complessivo”.