Politica
29 Agosto 2015
Fabbri: "L'Anac valuti conflitto d'interesse", Tagliani: "Stupidaggine colossale, modo demenziale di fare politica"

Fabbri: “Camelot, dubbi su Merli e Maisto”. Loro: “Quereliamo”

di Daniele Oppo | 4 min

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unnamedIl gruppo consiliare regionale della Lega Nord annuncia un’interrogazione in Regione e, soprattutto, un nuovo esposto  all’Autorità nazionale anticorruzione sulla vicenda Camelot, ‘suggerendo’ un conflitto d’interessi per il vicesindaco Massimo Maisto e per l’assessore Simone Merli.

“Il vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto – afferma il capogruppo Alan Fabbri – figura tra i fondatori e nell’albo presidenti della Camelot, la coop a cui il Comune ha dovuto revocare i servizi Sprar dopo le contestazioni dell’Anticorruzione, contestazioni che peraltro non hanno frenato la corsa della cooperativa verso l’aggiudicazione di altri appalti, in cordata, relativi all’accoglienza, parliamo di milioni di euro di soldi pubblici. E, come se non bastasse, un assessore, Simone Merli, della Camelot è stato dipendente fino al 2013. C’è un conflitto di interessi dell’amministrazione comunale dietro questo poco trasparente ‘monopolio dell’accoglienza’? La Regione faccia chiarezza. Questa folle e sfrenata ‘corsa all’immigrato’ sta degenerando”.

Fabbri ha presentato un’interrogazione chiedendo al presidente Bonaccini “chiarezza” su quello che “sembra essere a tutti gli effetti un cortocircuito amministrativo che potrebbe configurare il conflitto d’interessi”. Dei legami tra esponenti di giunta e coop si parla anche in un nuovo esposto che il Carroccio inoltrerà a giorni all’Anticorruzione del presidente Cantone e all’Autorità garante della concorrenza.

“Il contesto si presta a legittimi dubbi – dice Fabbri -. Il Comune di Ferrara ha dovuto revocare due affidamenti diretti alla Camelot (per oltre 1milione di euro) dopo i rilievi dell’Anticorruzione. Dopo quei fatti Camelot ha continuato a macinare appalti: vincendo in cordata quello per l’affidamento dei minori stranieri non accompagnati anche richiedenti asilo e rifugiati (con valore potenziale di oltre un milione di euro) e quello che assegna 1.530.000 euro per l’accoglienza di 400 presunti ‘profughi’ nell’ambito dell’ex Mare Nostrum. Sono milioni di euro di soldi pubblici che fluiscono incessantemente nelle casse della solita cooperativa”.

Fabbri ritorna ancora una volta sul supposto conflitto di interessi dei due membri della Giunta comunale con velate (ma non troppo) accuse di mancata trasparenza: “Come non notare che il vicesindaco in carica Maisto figura tra i fondatori della Camelot, nonostante questo dettaglio della sua storia professionale sia stato omesso dal suo profilo istituzionale? Come non notare che – e in questo caso il sito istituzionale del Comune lo rivela – l’assessore Merli è stato dipendente della Camelot fino al 2013? Come non notare che dal profilo istituzionale on line dei componenti di giunta dei legami tra Maisto e Camelot non si faccia cenno, ma siano comunque facilmente verificabili sul web (lo sono su molti siti istituzionali, come quello del Meis o del Teatro Comunale, ndr)? Nei giorni scorsi il sindaco Tagliani ha sfidato le opposizioni (‘sul conflitto di interessi chi sa parli’). Non mi interessano queste mosse alla John Wayne, lascio che siano le autorità competenti, su nostro input, a esprimersi, come in parte hanno già fatto, e non certo a favore dell’amministrazione”.

Massimo Maisto

Massimo Maisto

I due diretti interessati però non ci stanno e si dicono anche pronti ad agire per vie legali non escludendo eventuali querele. “Facciano quello che vogliono, sarò io a querelarli. Ho fondato Camelot perché ero presidente Arci e Camelot è nata dall’Arci, ma non ho mai lavorato per loro, sono sempre stato un socio e presidente volontario e ho interrotto qualsiasi rapporto prima di diventare assessore. La Lega Nord – attacca il vicesindaco Massimo Maisto – dovrebbe ricordarsi di quando ha portato i ministeri a Monza spendendo un milione di euro e del loro leader Bossi che finanziava con soldi pubblici le scuole della sua famiglia. Comunque io sono molto orgoglioso del lavoro che ho fatto prima di diventare assessore – conclude Maisto – perché ho contribuito a far nascere situazioni culturali importanti e che creano posti di lavoro”.

merli“Facciano quello che credono – risponde invece Simone Merli -, io non ho nulla da nascondere e non mi farò di certo infangare da loro: ho lavorato da dipendente un anno e mezzo nella provincia di Rovigo, non in quella di Ferrara, perché per vivere ho bisogno di lavorare e sono orgoglioso di quello che ho fatto: aiutare persone che erano in difficoltà e non mi devo di certo difendere dalla Lega per questo”.

Anche il sindaco Tiziano Tagliani difende i due membri della giunta chiamati in causa da Fabbri: “L’esposto è una stupidaggine colossale che dimostra come alcuni politici, e dispiace che fra questi ci sia anche Alan Fabbri, non hanno idee. Un’ipotesi di conflitto d’interesse è una sciocchezza colossale, peraltro Camelot svolge lavori  anche per il Comune di Bondeno. Comunque – conclude il sindaco -, fare politica in questo modo demenziale è l’ultima spiaggia salviniana“.

Su Facebook prende posizione anche il segretario provinciale del Pd, Luigi Vitellio: “Condivido qualsiasi azione che metteranno in campo Simone Merli e Massimo Maisto per tutelare la propria posizione. Il mio auspicio è che la magistratura sia veloce e chiara, non possiamo tollerare chi fa ‘politica’ su insinuazioni solo per alimentare sterili polemiche finalizzate ad ottenere qualche pagina sul giornale.”

Sulla vicenda Camelot Forza Italia ha da ultimo presentato un’interpellanza per chiedere se l’Amministrazione ritiene regolare e legittimo il rifinanziamento per l’anno 2015 per i posti aggiuntivi del progetto Sprar finito sotto la lente d’ingrandimento dell’Anac e, fino a fine anno, mantenuto in affidamento diretto a Camelot, in attesa del bando di gara.

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