Eventi e cultura
15 Aprile 2015
I due artisti invitati all'inaugurazione. La loro opera "La Capinera" in scena a Ferrara prima del debutto mondiale

Teatro Nuovo, ‘battesimo’ con Gianni Bella e Mogol

di Redazione | 4 min

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teatro nuovo nuovoIl 26 aprile alle ore 17 verrà dato inizio alla cerimonia di riapertura del Teatro Nuovo di Ferrara. Il Teatro Nuovo di Ferrara, di 807 posti, rappresenta il secondo teatro più importante della città patrimonio dell’Unesco.

È stato costruito su progetto dell’ingegner Sesto Boari nel primo ventennio del ‘900, e inaugurato nel 1926, con la rappresentazione di “La cena delle beffe” di Umberto Giordano. L’architettura della facciata appare sobria, decorata da tre colonne che sorreggono un ampio balcone, sul quale si affacciano due grandi finestroni. L’interno presenta una pianta a campana con una vasta platea e due ordini di gallerie e loggione, mentre le decorazioni presentano stucchi e rilievi in tardo stile liberty. Una curiosità: esiste una copia identica al Teatro Nuovo di Ferrara in Messico, il Teatro Nazionale di Città del Messico.

A novembre del 2011 il teatro viene rilevato da una società, la Teatro Nuovo Srl, guidata dall’imprenditore Giovanni Di Matteo e dal figlio Alessandro, che dopo anni sono riusciti a risanare la struttura dalle condizioni in cui era stata lasciata dalla precedente gestione. Da maggio 2012 iniziano i lavori di ristrutturazione, che terminano con il rilascio di tutti i permessi di legge nel marzo 2015. La direzione artistica della nuova struttura viene affidata a Franco Pulvirenti e alla sua grande esperienza nel mondo dello spettacolo e delle produzioni teatrali nazionali e internazionali. Lo stesso Pulvirenti è uno dei produttori dell’opera lirica moderna “La Capinera”, melodramma moderno in 2 atti composto da Gianni Bella e arricchito dalla importante firma dei testi di Mogol, che sarà rappresentata in prima mondiale a Mosca nel mese di ottobre 2015, presso lo State Kremlin Palace.

La pre-produzione dell’opera “La Capinera” sarà effettuata proprio al Teatro Nuovo di Ferrara, prima del trasferimento dell’intero team a Mosca per le prove generali e la messa in scena.

Sulla base di queste iniziative il direttore artistico Pulvirenti ha convocato il giorno 26 aprile, alle 17.30, due grandi della storia della musica italiana, Gianni Bella e Mogol, a presenziare all’inaugurazione, assieme al sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, per il taglio del nastro che ridonerà questo importante teatro alla città di Ferrara. Saranno presenti anche le autorità cittadine e la società Teatro Nuovo Ferrara rappresentata da Giovanni Di Matteo.

Il direttore generale della Siae Gaetano Blandini ha concesso il patrocinio morale della Siae (Società italiana autori editori) per la riapertura del teatro in considerazione della sua importanza storica e delle sue attività di cultura e spettacolo. In rappresentanza della Siae interverrà all’inaugurazione Danila Confalonieri, dirigente responsabile dell’Ufficio di Attività di Promozione della Siae. Maria Grazia Maxia, presidente della Federazione Autori, sarà presente all’inaugurazione e in considerazione dell’importanza delle attività culturali che verranno svolte ha concesso il patrocinio morale della Federazione.

L’Opera “La Capinera”
È trascorso quasi un secolo dall’ultima opera di Giacomo Puccini. Turandot segna idealmente l’epilogo della gloriosa tradizione operistica italiana, un’epopea artistica che annovera alcuni fra i più grandi musicisti di ogni tempo. Da allora numerosi compositori del ‘900 e contemporanei si sono cimentati in questa forma musicale – Mascagni, Respighi, Alfano, Casella, Rota fra gli altri – senza che alcuna opera entrasse più a far parte, di fatto, della memoria musicale collettiva e condivisa. Due fra i più grandi artisti contemporanei, Mogol e Gianni Bella, con il coraggio e l’audacia che li contraddistingue, hanno scritto un nuovo melodramma moderno nell’auspicio e con l’ambizione di potersi ricollegare con successo ad un discorso chiuso ormai troppi anni or sono. La Capinera è un’opera in due atti tratta dallo struggente romanzo epistolare di Giovanni Verga ‘Storia di una Capinera’, quasi a volersi ricollegare alla straordinaria esperienza di Pietro Mascagni con la gloriosa Cavalleria Rusticana del 1890 tratta, anch’essa, dall’omonima novella del Verga. La Capinera è composizione sontuosa, capace di fondere originalmente musica, dramma, ballo secondo stilemi consolidati e riconoscibili di quel melodramma italiano ottocentesco che, a tutt’oggi, rappresenta l’eccellenza della cultura italiana nel mondo. Nata da un’idea di Giuseppe Fulcheri, dalla sensibilità musicale di Gianni Bella e dalle liriche di Mogol, questa nuova produzione musicale, già registrata magistralmente dalle masse artistiche del Teatro Regio di Parma, è già stata sottoposta al giudizio della critica musicale più accreditata, che ne ha avallato qualità e contenuti.

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