di Silvia Franzoni

Il collegamento tra Ferrara e l’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna è un servizio tutt’ora esistente e, nello “stupore di quanti realizzano – commenta Mauro Balestra (Cna) – che Bus&Fly è ancora attivo”, lo sarà per almeno altri tre anni, dato il recente rinnovo. La conferenza stampa di questa mattina ha dato modo di illustrare storia e innovazioni di una intuizione che, nata nel 2011 da Davide Bellotti e Roberto Ricci Mingani, è esempio positivo di collaborazione fattiva, “la più importante – indica il vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto – tra pubblico e privato per quanto riguarda il turismo nel nostro territorio”.

La concessione del servizio aerobus Bus&Fly, dunque la linea di trasporto bus che collega la città estense all’aeroporto Marconi (che, per vicinanza al centro ferrarese, “potrebbe quasi considerarsi scalo cittadino, se si chiamasse aeroporto Ariosto”, ironizza il vicesindaco), è stata riconfermata a Rete Impresa “Ferrara al Volo”: l’aerobus “si regge sulle proprie gambe”, precisa il direttore di Ami Michele Balboni, poiché non gode di trasferimenti pubblici e i costi sono sopportati interamente dal privato. L’impegno della Provincia, infatti, non si è esplicato in termini assistenziali, ma di potenziamento del servizio attraverso un investimento “mirato alla promozione, all’informazione, alla comunicazione”: il consigliere provinciale Marco Fabbri, durante la conferenza stampa, ha rendicontato le spese (attorno ai 30mila euro complessivi) per il materiale segnaletico e i folder informativi che hanno avuto una “distribuzione a tappeto – continua – non solo all’interno dell’aeroporto bolognese, ma in tutte le strutture ricettive del territorio”; l’impegno profuso ha poi guardato anche alla Spagna, indirizzando alle mete iberiche una campagna social, e lo sguardo si sta ora volgendo “al mercato tedesco, dove vorremmo indirizzare i prossimi investimenti di web marketing”.

La ricetta vincente del servizio, quale è quella descritta dal vicesindaco Maisto, vede una Provincia “regolatore e sostenitore”, un Comune “capace di rendere appetibile la città” e un tessuto imprenditoriale che “con coraggio investa e rilanci la propria attività”; e sono i dati a testimoniarne l’efficacia, a sancire che “abbiamo vinto la scommessa – interviene Mauro Balestra – nonostante i molti gufi”: nel 2011 si sono contati 16.430 passeggeri, nel 2012 questi sono saliti a 18.572, e nel 2013 se ne sono registrati 21.592.

Gli aerobus, dunque, transitano e transiteranno tutto l’anno, eccezion fatta per il solo giorno di Natale, con otto corse giornaliere: le novità presentate interessano anzitutto gli orari della prima (a partire dal 2015, il primo orario di partenza da Ferrara sarà alle ore 4.45) e dell’ultima corsa (da inizio anno, l’ultima corsa da Bologna sarà alle ore 00.15), rispettivamente anticipati e posticipati di 15 minuti per agevolare le coincidenze con i voli. Ma gli interventi “per la cura e il rispetto del cliente”, come spiega Pier Gianni Cornacchini (Rete Impresa “Ferrara al Volo”), si dirigono anche ad un servizio sempre più facilitato e sicuro quale è quello “erogato attraverso la prenotazione online che – continua – non solo dà al cliente la certezza del viaggio, ma facilita l’impresa, che è in grado di predisporre il mezzo più adatto al numero di passeggeri per quella data corsa”; online è anche il servizio di pagamento che, attraverso il portale Visit Ferrara, assicura di presentarsi come strumento vincente soprattutto “per passeggeri stranieri”. A restare invariati, invece, il costo del biglietto (15 euro) e la convenzione con MyFe Card, che da diritto ai suoi possessori a uno sconto del 10% sul prezzo totale della corsa.