Fiscaglia. La lettera di dimissioni di Roberto Manzoli dalla carica di vicesindaco di Fiscaglia è appena stata protocollata in Comune quando il sindaco Sabina Mucchi riceve il messaggio sul proprio cellulare. “Mi sembra corretto comunicarti che ho appena presentato le mie dimissioni”, scrive Manzoli. “Le ho viste”, è la stringata risposta del primo cittadino. Una risposta che non prova neanche a nascondere il gelo tra i due dietro la normale cortesia istituzionale. La frattura si è consumata: Manzoli è fuori dalla giunta e dal gruppo (ma non dal partito) Pd.
Un fulmine a ciel sereno nel neonato Comune ferrarese, nato dalla ‘celebre’ fusione tra Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia? Tutt’altro: le prime avvisaglie della frattura, spiega il protagonista, erano note da tempo a parte dell’opinione pubblica ma soprattutto alla maggioranza e al partito. “Ci siamo trovati circa un mese fa con il segretario provinciale Paolo Calvano – spiega Manzoli a estense.com -, quando erano emersi questi problemi. Si era tentato di ricucire e io ero stato chiamato a spiegare le mie ragioni, ma la maggioranza ha voluto continuare per la sua strada senza alcun tipo di mediazione con me. Ne prendo atto”.
Ma cos’ha portato a una spaccatura così clamorosa in un Comune che, proprio per via del processo di fusione che lo ha generato, è stato da molti dipinto come modello di sana amministrazione? L’oggetto del contendere è molto ‘pragmatico’, visto che si parla della gestione dei servizi di trasporto scolastico. “I motivi sono l’espressione di un mio malessere all’interno della giunta – spiega Manzoli -, in quanto ho l’impressione che non ci sia una progettualità a livello comunale. Il tema scatenante riguarda il trasporto scolastico che deve andare in approvazione in consiglio il 10 novembre, un argomento su cui è sempre stata chiara la diversità della mia posizione, tanto è vero che la delibera di giunta è passata durante una mia assenza per malattia. Un’altra questione riguarda la volontà della maggioranza di non concedere un consiglio comunale aperto al pubblico con interventi dei cittadini”.
Per quanto riguarda il trasporto scolastico, la spaccatura è evidente: Manzoli chiede di mantenere la gestione del servizio ‘in house’, mentre la giunta di Sabina Mucchi vorrebbe stipulare una convenzione con Ami, per poi affidare l’incarico alla Sst Srl, società controllata al 51% dalle amministrazione pubbliche della provincia tramite Ami. Una scelta di cui l’ormai ex vicesindaco non vede utilità per il territorio: “Tenere in house il trasporto scolastico sarebbe costato meno e ci avrebbe permesso di liberare risorse da investire nella scuola”, spiega Manzoli, secondo cui la stessa richiesta era stata portata avanti anche dai cittadini interessati al problema: “Qualche settimana fa abbiamo avuto una riunione burrascosa con un gruppo di genitori agguerriti per la chiusura della scuola materna a Massa Fisaglia. Carte alla mano ci hanno fatto vedere che si può ottenere un fortissimo risparmio a gestire il trasporto in house e di fronte a questi dati non capisco perché si voglia dire di no, visto che parliamo di soldi pubblici”.
Una questione che ha portato il vicesindaco a maturare la decisione delle dimissioni. “Andare in consiglio e votare contro il provvedimento – afferma Manzoli – significava dimostrare che non c’era più una certa linea di maggioranza, quindi ho ritenuto più onesto da parte mia andarmene. Resterò in consiglio comunale come elemento autonomo”. Né di supporto alla maggioranza né tanto meno all’opposizione, ma “valutando caso per caso” i singoli provvedimenti. E per quanto riguarda il suo futuro nel Partito Democratico? “La questione è sia politica che amministrativa, visto che fare politica significa amministrare un territorio. Se riconsegnerò la tessera? No, anche se nei prossimi giorni voglio capire quali saranno le reazioni alle mie dimissioni”. Per il momento, da quanto riferisce, di messaggi di solidarietà ne sono giunti pochi. “Dopo la consegna delle dimissioni, che ho comunicato in anticipo a Calvano, mi ha chiamato Giancarlo Malacarne (ex sindaco di Massa Fiscaglia, ndr) per capire i motivi per cui la situazione è precipitata”. E da parte del sindaco Mucchi? “Le ho mandato un messaggio per avvertirla delle dimissioni, mi ha risposto ‘le ho viste’. Punto. Dopo non l’ho più sentita”.
La diretta interessata nel frattempo non vuole ancora rilasciare dichiarazioni sull’accaduto: “Il messaggio che mi è arrivato era molto secco. Non conosco ancora le motivazioni di Manzoli e mi riserbo di fare alcune verifiche e capire alcuni dettagli prima di rispondere”.
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