Eventi e cultura
1 Ottobre 2014
Venerdì via alla mostra in attesa che il museo riapra nel 2017

Aspettando Schifanoia… c’è palazzo Bonacossi

di Redazione | 3 min

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È tutto pronto per l’inaugurazione della mostra “Aspettando Schifanoia… Si espone a Bonacossi”, che si terrà venerdì 3 ottobre alle ore 18 presso il palazzo Bonacossi di via Cisterna del follo 5 e presentata oggi in anteprima dal direttore dei Musei civici di arte antica e storico-scientifici Angelo Andreotti, insieme all’assessore alla Cultura Massimo Maisto e alle curatrici Elena Bonatti, Maria Teresa Gulinelli ed Elisabetta Lopresti.

“Prima di tutto una riflessione sul titolo della mostra – ha esordito Andreotti -. Stiamo infatti aspettando la riapertura di Schifanoia i cui lavori, se tutto va bene, inizieranno il prossimo luglio. Prepariamoci quindi a una lunga attesa prima della sua riapertura, che avverrà non prima del 2017 per essere realmente ottimisti. Ma questi lunghi tempi d’attesa verranno sopperiti cominciando a mostrare alcune opere che poi andranno a museo Schifanoia”.

Per Massimo Maisto questa mostra si ricollega appieno “all’impegno che ci siamo presi come amministrazione non solo recuperando, ma anche rilanciando i luoghi di cultura ed arte, rendendoli più appetibili, ognuno con la propria area didattica, allestendo mostre temporanee, creando scambi con altre città, e affiancando alle grandi mostre ferraresi altre sedi espositive. Una volta terminati i lavori, anche palazzo Schifanoia diverrà uno dei luoghi simbolo di queste attività”.

In attesa che il palazzo Schifanoia sia quindi ristrutturato, palazzo Bonacossi ospiterà una selezione delle opere divisibili in quattro sezioni. Dopo l’intervento di restauro e in attesa di poter riportare le opere nella loro sede originaria, la mostra si apre infatti con la prima sezione di dipinti di arte sacra del Cinque e Seicento appartenente al deposito ex orfanotrofi e conservatori e della chiesa della Madonnina, opere di grandi maestri come Sebastiano Filippi detto il Bastianino e Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino. Nella sezione ‘restauri e proposte’, vicino alla cinquecentesca Madonna del cedro (per questo ritrovamento è prevista una conferenza sabato 4 ottobre alle 11), si propongono per la prima volta insieme i tre stadi dell’affresco staccato della Crocifissione, opera del Maestro di casa Pendaglia e il cui primo stadio è di proprietà della fondazione Carife. Nella terza sezione si troveranno alcune novità anche per il museo Riminaldi, con sculture di recente restauro come il Marc’Aurelio, l’Ercole Farnese e la serie delle erme in marmo rosso, alcune delle quali per una cinquantina d’anni furono trasferite in Municipio e che ora invece sono state riportate a palazzo Bonacossi per unirle alle altre della serie. Infine, l’ultima sezione riguarda il busto del ferrarese Leopoldo Cicognara, ultima opera scolpita da Antonio Canova.

“Le visite al palazzo Bonacossi – conclude Andreotti – dal 2011 al 2013 sono triplicate arrivando a 12 mila, grazie soprattutto ai lavori e alle mostre fatte mentre gli altri spazi della città sono stati chiusi in seguito al terremoto. A livello di Musei civici di arte antica si calcola un 20% in più di presenze totali e si può individuare il palazzo Bonacossi come la roccaforte espositiva per sperimentare idee e proposte in attesa della riapertura degli spazi colpiti dal sisma”

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