Papà e mamma, fratelli, fidanzata, amici hanno voluto ricordare domenica sera alle ore 21, con una fiaccolata, a tre mesi dal tragico avvenimento, il giovane Bruno Ruberto, morto per essere stato investito in via Modena mentre era in sella alla sua bicicletta.

Partiti da piazza Travaglio, i partecipanti hanno percorso in assoluto silenzio corso Porta Reno e corso Martiri della Libertà, per stazionare poi in piazza Trento e Trieste.

Hanno preso parte alla toccante iniziativa, con numerosissimi amici di Bruno, il papà di Marco Coletta e il presidente del Comitato per la sicurezza stradale “F. Paglierini”, Luigi Ciannilli.

Il messaggio della fiaccolata, nel ricordo di Bruno,  intendeva accomunare tutte le vittime della strada.  Per  ricordare quanti, senza  alcuna colpa,  sono stati strappati alla vita e agli affetti dei loro cari.

“Queste iniziative – dichiara Ciannilli – non sono solo per ricordare questi morti innocenti, di cui vantiamo un tristissimo e vergognoso primato, ma anche un serio momento di riflessione per chi ancora non è entrato nel “tunnel della disperazione”,  ed è convinto che a lui non possa mai capitare. Sensibilizzando non solo i giovani sull’importanza del dono della vita, dono che, anche nelle situazioni più difficili, va difeso e preservato”.