Come imparare l’inglese più velocemente
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Si è appena inaugurata a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, la mostra fotografica dell’Archivio Storico Asac ‘Riapparizioni – corpi, gesti e sguardi dai palcoscenici della Biennale. Album ’34–’76’.
I documenti in mostra sono il frutto di una selezione curata dal direttore del Settore Danza Virgilio Sieni, ballerino, coreografo, sperimentalista e grande storico del suo settore, presente in alcuni importanti eventi al Teatro Comunale di Ferrara, oltreché al Mittelfest di Cividale.
“Sono emersi, dall’Archivio Storico della Biennale di Venezia, dei meravigliosi documenti fotografici inediti che vanno a costruire una geografia di sguardi, corpi, posture ed esperienze tra danza, teatro e musica del periodo 1934-1976 – asserisce Sieni.
Appare un mondo intenso, dove gli interpreti di queste gesta fotografate, si prestano di nuovo al viaggio del teatro con e nella vita, restituendoci un senso profondo dello spettacolo inteso come riflesso e contrasto del tempo contemporaneo. Viaggio che apre delle riflessioni sull’estetica e i modi della ricerca, mostrando tracce evidenti della malinconia sotterranea così come appare nelle opere coreografiche tra il ’34 e il ’57, per poi proiettarsi verso le radure della ricerca e di un teatro che guardava al corpo come elemento primario, porta verso la convergenza tra vita e ricerca.
La mostra presenta tracce che si integrano in una stanza delle meraviglie che ricerca al suo interno gli slanci per nuove letture, accurati accostamenti, fulminanti coincidenze: le figure plastiche di una danza per pose espressionistiche nella rappresentazione della fiaba di Andersen; i balletti sentitamente colti e trasfiguranti di Aurel M. Milloss, tra il ’48 e il ’50, con le scene di un inusitato Filippo De Pisis che si ispira a Degas; le pose di una mondanità ai limiti della malinconia come appare nei volti degli artisti del Gran Ballet de Marquis de Cuevas alle scene di Dalì e negli sguardi dei divi del New York City Ballet del ’53 raffigurati nel bianco astratto del fondo(…)
La mostra apre uno sguardo sull’operato di Luca Ronconi – straordinario regista teatrale pure presente in eventi ‘essenziali’ per Ferrara, n.d.r. – nelle Biennali del teatro e della musica ’75 e ’76: visioni illuminanti, qui appena accennate, sul cerimoniale del corpo attraverso Meredith Monk, Living Theater, Jerzy Grotowski, Eugenio Barba, Giuliano Scabia, Bob Wilson. Tracce che ci guidano all’approfondimento che dedichiamo all’esperienza artistica e umana del grandissimo Peter Brook del ’76 dove, attraverso un ciclo fotografico, emerge chiaro il senso della tattilità dell’arte quando si rivolge all’altro, all’esistente, alla dignità dei luoghi. Primo di cinque approfondimenti che dedicheremo in seguito ai già citati, Living Theater, Meredith Monk, Jerzy Grotowski, oltreché Merce Cunningham, con documenti fotografici straordinari”.
Info: Ca’ Giustinian, Calle del Ridotto, S. Marco, 1364/a – Venezia. Orario: 9-20. Ingresso libero
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