È iniziato con la richiesta di nuove consulenze tecniche il processo di Appello contro gli ex dirigenti Solvay. Dopo la sentenza che assolveva per non sussistenza del fatto gli imputati accusati di lesioni colposa e omissione dolosa delle misure di sicurezza nei confronti dei due ex dipendenti Solvay, Cipro Mazzoni e Michele Mantoan, esposti alle esalazioni di cvm e malati di epatocarcinoma, ora la procura generale di Bologna chiede una “super perizia” per capire se esiste una correlazione diretta tra epatocarcinoma e esposizione al cvm.

Tra le parti civili, oltre a Inail e sindacati, c’è anche Legambiente, che assiste i due operai malati. Michele Mantoan, operaio dal 1969 al 1999 aveva le mansioni di pulitore di autoclavi dal 1969 al 1973 e di conduttore autoclavi dal 1974 al 1978, mentre Cipr  Mazzoni, in servizio presso la Solvic Industria Materie Plastiche dal 1962 al 1991 era addetto alle autoclavi dal 1962 al 1988. A entrambi anni dopo (per il primo nel 2002 e per il secondo nel 2005) verrà diagnosticato un epatocarcinoma.

Nonostante negli anni (Solvay rimase attiva a Ferrara fino al 1998) tra gli operai della società si siano registrati circa 60 morti per tumore, nessuna di queste è stata ricondotta alla produzione che avveniva entro le mura di via Marconi.

Al termine della relazione del giudice, le difese si sono opposte alla richiesta di supplemento di prova. La Corte ha rinviato al decisione al 29 maggio. La discussione si terrà il 16 settembre e per il 25 settembre è attesa la sentenza.