Cronaca
17 Giugno 2013
Con il senatore Pdl iscritti nel registro dellam procura anche Balboni (Fli) e Maccari (Coisp)

Caso Aldrovandi, indagato Giovanardi

di Marco Zavagli | 2 min

Leggi anche

Daspo per i senzatetto. Il sindaco si corregge

Aveva scritto che non aveva interessato i servizi sociali del Comune né altre strutture, “sia perché non erano presenti minori, sia perché riteniamo che questi costi non debbano più ricadere sulle tasche dei cittadini”. E invece erano stati avvicinati per inserirli nel Piano Freddo

Il dominio come nuovo ordine mondiale: l’allarme di Bersani a Ferrara

“Smaltita la favola che con il libero mercato si sarebbe generata ricchezza e benessere per tutti, ora è diventato chiaro a chiunque che il mondo si struttura sul dominio e che la riorganizzazione dell’ordine mondiale si basa sui rapporti di forza”, ha detto Marco Bersani, coordinatore nazionale della Campagna Stop Rearm Europe

Agende Rosse e diritto alla verità. Il contributo di Fabio Anselmo

Ci sarà anche l'avvocato ferrarese Fabio Anselmo tra i relatori del congresso nazionale "Il diritto alla verità" che, organizzato da Salvatore Borsellino e Movimento Agende Rosse, col patrocinio del Comune di Bologna, è in programma il 29 e 30 novembre all'Auditorium Biagi della Sala Borsa in piazza Nettuno a Bologna

Dieci anni dopo il crac Carife: una verità ancora incompiuta

Era il 22 novembre 2015, una domenica che rappresenta un unicum nella storia bancaria italiana. Quel giorno viene presa una decisione che prima di allora non era mai stata presa. Il lunedì mattina tutti i ferraresi apprendono che la Cassa di risparmio di Ferrara spa non esiste più

adminIl senatore del Pdl Carlo Giovanardi, l’ex senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni e il segretario nazionale del Coisp Franco Maccari sono stati iscritti dalla procura di Ferrara nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è diffamazione. A sporgere denuncia, lo sorso 28 marzo, è stata Patrizia Moretti, come aveva preannunciato lei stessa all’indomani del sit-in della discordia quando scese in piazza a mostrare ai sindacalisti del Coisp la foto del figlio ucciso.

E proprio quella foto è l’elemento centrale della querela da cui dovranno difendersi i tre neo indagati. Balboni e Maccari sono chiamati in causa per quanto affermato nel pomeriggio del 27 marzo a Palazzo Roverella, a Ferrara, nel dibattito che ha preceduto il congresso regionale del sindacato di polizia che aveva organizzato il sit-in.

Maccari intervenne per puntare il dito contro la “stampa vigliacca e penosa  che ha pubblicato cose ignobili, compreso il non voler prendere atto che la foto di stamattina (quella di Federico Aldrovandi mostrata dalla madre durante la manifestazione, ndr) non è stata ammessa in tribunale perché non veritiera”. A Balboni invece si contesta l’affermazione secondo cui “la foto non corrisponde alla verità, è stata usata dal Manifesto (in realtà venne pubblicata da Liberazione e scattata prima dell’autopsia, ndr) per una campagna di disinformazione ma è una falsificazione della realtà” (vai all’articolo).

E invece “si tratta della foto del volto di Federico, ancora vestito degli abiti che indossava al momento della morte, sul lettino dell’obitorio”, spiegherà la madre ai carabinieri incaricati di redigere la denuncia. Una foto scattata di consulenti del pubblico ministero in sede di autopsia e che “a differenza di quantop sostenuto da Maccari e Balboni, è del tutto veritiera ed altresì utilizzata al momento del processo come facente parte del compendio fotografico dei medici legali”.

La seconda querela è indirizzata invece a Giovanardi. Anche qui si cita il relativo articolo di Estense.com (vai all’articolo), che riporta le frasi incriminate del senatore Pdl. Era il 29 marzo e Giovanardi, intervenendo al programma radiofonico “La zanzara “ su Radio24, disse che “quella foto che ha fatto vedere la madre è una foto terribile, ma quella macchia rossa dietro è un cuscino. Gli avevano appoggiato la testa su un cuscino. Non è sangue, ma neanche la madre ha detto che è sangue e neanche lo può dire, perché non è così”.

“Hanno detto bugie – commenta oggi Patrizia Moretti – e continuano a spacciarle come verità quando invece i tribunali hanno detto cose diverse. Non tollero che si infanghi ancora la memoria di Federico”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com