Cronaca
21 Agosto 2012
Parte da Ferrara la provocazione che chiude l'intervento di Monti a Rimini

In mutande da Cl: “Fate l’amore non fate lo spread”

di Redazione | 2 min

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“Fate l’amore non fate lo spread”: questo lo slogan della sexy contestazione che parte da Ferrara e arriva dritta dritta al cuore del meeting Cl, organizzato come tradizione alla fiera di Rimini. Il gruppo “L’alieno” – composto dagli artisti ferraresi Andrea Amaducci e Maria Ziosi, dall’attrice milanese Paola Roberti – ha scardinato un poco la scaletta dell’evento.

Appena concluso l’applauditissimo dibattito sul tema “giovani e crescita”, presieduto dal premier Mario Monti, il trio si è alzato in piedi sulle sedie dell’auditorium e, spogliandosi fino a rimanere con la sola biancheria intima addosso, ha srotolato un grande striscione giallo sagomato a forma di slip gigante. “Siamo nati in mutande e cresceremo in mutande”: questa la scritta a lettere cubitali che ha disorientato la platea, mentre Amaducci – conosciuto a Ferrara per l’inconfondibile alieno, che si può trovare disegnato nei luoghi e nelle vie più disparate, del centro come della periferia – esprimeva ad alta voce il motivo della protesta.

Il tutto è durato appena mezzo minuto, subito sono accorsi gli uomini addetti alla sicurezza, per sedare il chiasso e portare via i contestatori. “Abbiamo aspettato che il presidente del Consiglio si fosse allontanato dalla sala prima di cominciare – racconta oggi lo street artist –, una scelta che è stata molto apprezzata dalle forze dell’ordine. Sono stati tutti gentilissimi: hanno capito subito che non eravamo sedicenni incoscienti appena usciti dal centro sociale, ma che la nostra azione era consapevole e non voleva creare disagio”.

Durante l’improvvisazione sono stati anche distribuiti dei profilattici ai presenti: “siamo stati un passo indietro rispetto alla volgarità, e alla provocazione forzata”, commenta sempre Amaducci, spiegando i motivi dell’incursione: “siamo stanchi di tutta questa putrida bancarotta, che coinvolge la politica, l’etica, l’ambiente. Si dovrebbe ritornare alle cose semplici: stare assieme, vivere più a contatto con la natura, comprare direttamente dai contadini. Queste sono le cose di cui parlo tutti i giorni con i miei amici, cose semplici”.

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