Non ci sarà nessun accorpamento per la Provincia di Ferrara. I nuovi criteri che costringeranno altre province a guardare a quelle vicine per una eventuale “unione” prevedono requisiti inferiori a quelli precedentemente indicati dal governo: 350.000 abitanti e 2.500 km/q di estensione (rispetto ai 3.000 della prima ora). “La Provincia di Ferrara è salva”, fa sapere su facebook la presidente Marcella Zappaterra. “Presto sapremo anche quali funzioni restano e quale sarà l’assetto degli organi”.

Il suo post viene subito tempestato dalle critiche di chi avrebbe esultato per una soluzione taglia-enti locali e la presidente ribatte commento su commento: “se quelli che sono dispiaciuti lo sono pensando che rimaniamo in carica stiano pure tranquilli che giunta e consiglio andranno a casa in anticipo. Io son contenta anche se mi mandano a casa perché per me l’importante era evitare di spaccare il territorio con l’Alto che va con Modena e il Basso Ferrarese con Ravenna”.

Giunta e consiglio termineranno prima della scadenza naturale del mandato? Il riferimento è ai tagli agli enti locali, che potrebbero costringere il bilancio di molte amministrazioni ad alzare bandiera bianca. “Probabilmente si salverà l’identità territoriale senza modificare i confini, ma l’impostazione resta quella del decreto spending review sugli organi – conferma Zappaterra -. Al momento dobbiamo attenerci però solo a congetture e voci romane, quello che capiterà davvero lo sapremo sabato”.