Economia e Lavoro
7 Febbraio 2012
Un prestigioso riconoscimento per ristoranti e hotel che garantisce la qualità made in Italy

Premio all’ospitalità italiana

di Redazione | 2 min

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Consegnati in camera di commercio i premi all’Ospitalità italiana. Sono state sette le strutture insignite quest’anno del prestigioso riconoscimento, 2 alberghi e 5 ristoranti; che vanno ad aggiungersi alle 64 strutture che lo hanno conseguito per la prima volta tra il 2007 e il 2011. Gli attestati di merito, che i dieci imprenditori ferraresi hanno ottenuto anche grazie alla capacità di migliorare gli standard qualitativi dei propri servizi, sono stati consegnati dalla giunta camerale, alla presenza della presidente della Provincia Marcella Zappaterra.

Una doppia premiazione per l’hotel e ristorante Canneviè, a seguire il ristorante Cusina e Butega, Il Cappellaccio Matto di Medelana, Osteria “Il Frantoio” e infine la Pizzeria-Enoteca “Da Roberto” a Copparo.

I numeri delle ditte del settore ricettizio premiate con il marchio (21 alberghi, 47 ristoranti e 3 campeggi dal 2007 ad oggi) evidenziano un esito positivo per l’iniziativa che viene promossa dalla camera di commercio e dalla Provincia, nell’ambito del protocollo d’intesa per la promozione coordinata del turismo. Il progetto s’avvale, poi, della collaborazione di Ascom, di Confesercenti e di Unindustria, oltre che delle associazioni a tutela dei consumatori.

“Voi rappresentate – si congratula Carlo Alberto Roncarati, presidente della camera del commercio di Ferrara – gli imprenditori che si sono voluti mettere in gioco; con l’auspicio che questa qualità rimanga alta nel tempo. Oggi, come non mai, suggerisco ai titolari delle aziende, di fare rete, perchè solo assieme, privato e pubblico, si può uscire dalla crisi”.

Obiettivo del “Marchio”, avviato su scala nazionale da Isnart, Istituto nazionale di ricerche sul turismo, è favorire la realizzazione di un circuito ricettivo e gastronomico di qualità composto da differenti realtà, con peculiarità e prodotti diversi e non ha carattere obbligatorio: si tratta di un riconoscimento facoltativo, annuale e rinnovabile che non si sovrappone alle forme tradizionali di classificazione dei ristoranti e degli alberghi. Il riconoscimento si pone quale ulteriore forma di “tutela dell’ospite” ovvero “a garanzia della qualità del servizio offerto e del made in Italy”. Sono gli stessi operatori a richiedere il Marchio “Ospitalità Italiana” alla camera di commercio e alla Provincia, che organizzano visite senza preavviso negli esercizi candidati tramite esperti di settore individuati da Isnart. I risultati sono poi sottoposti ad un’apposita commissione di valutazione. Il marchio, infatti, dovrà esser annualmente riconfermato, così da garantire sempre un’elevata qualità.

“Il consiglio che posso dare ai giovani che si avvicinano a questo mondo – commenta il titolare del ristorante Cusina e Butega – è imparare dalle basi, cioè dal lavare i piatti, la pulizia che è molto importante per un ristorante e da lì, dalle basi, costruire tutto”.

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