Cronaca
3 Febbraio 2012
In Emilia Romagna convogli danneggiati e un intercity bloccato al freddo

Disservizi e ritardi anche per i treni

di Redazione | 2 min

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Spostarsi in automobile è diventato in questi giorni sempre più difficile, e nemmeno il treno sembra essere una valida alternativa. Trenitalia infatti ha attivato il piano neve e in Emilia-Romagna è scattata la fase di emergenza 3, la più grave. Dalle 6 di giovedì mattina è stato cancellato il 25% dei treni regionali. Alcuni convogli sono stati danneggiati dalle formazioni di ghiaccio che si sono create sulle linee, e che le temperature rigide non aiutano a sciogliere: a rischio soprattutto i pantografi, le condotte pneumatiche e i dispositivi elettrici. Velocità ridotta quindi per tutti: nemmeno l’Alta velocità si salva, anche le sue corse viaggiano meno rapidamente e accumulano ritardi.

I disagi maggiori si sono verificati soprattutto sulle linee: Bologna-Porretta Terme, Bologna-Prato e – in misura minore – quella verso Rimini. Lo snodo ferroviario di Bologna, di fondamentale importanza per collegare il nord e il sud del paese, sta vivendo un momento decisamente critico. Da qui i disagi si ripercuotono a catena, causando ritardi alla circolazione di circa 30-40 minuti mediamente. Trenitalia e Rfi si sono adoperate per alleviare, attraverso le diverse strutture di assistenza, i problemi dei passeggeri e fornire loro le indicazioni necessarie ad giungere a destinazione.

Non sono mancati tuttavia i casi eclatanti, come il treno che si è fermato nel primo pomeriggio di mercoledì tra Forli e Cesena: un intercity la cui corsa era stata assicurata, e che per questo era stato “assaltato” da oltre seicento passeggeri, che si sono trovati bloccati in aperta campagna per sette ore, senza riscaldamento perché il cavo di alimentazione elettrica si era congelato. La situazione si è risolta alla fine con l’intervento di una motrice a benzina che ha trasportato i vagoni a rotta invertita, in direzione Bologna. L’Aduc – Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori – non ha ovviamente commentato benevolmente l’accaduto: “quanto freddo avrà fatto per gelare un cavo elettrico? Meno 10, 20 o 40 gradi? Possibile che un cavo si geli per temperature che non sono certo polari? Dobbiamo scaldare anche i cavi elettrici?”.

Nel frattempo anche chi aveva programmato un volo aereo ha dovuto subire le ripercussioni logistiche che il maltempo sta causando a tutto il sistema dei trasporti. L’aeroporto di Bologna infatti è stato chiuso dalle ore 11 fino alle ore 14.30, cancellati circa 25 voli.

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