Comacchio
3 Luglio 2011
Si mobilita anche il popolo di Facebook contro la chiusura del locale di Spina

Il Barracuda prepara il ricorso

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Traffico illecito di rifiuti. Tutto dissequestrato alla Zoffoli Metalli

Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti

Quattro condanne per la banda dei trattori

Tra maggio 2022 e aprile 2023 avevano seminato il panico tra Argenta, Comacchio e le province di Ravenna e Bologna, mettendo a segno tredici furti di mezzi agricoli. La loro attività criminale però non ha avuto vita lunga e - dopo mesi di indagini - i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati

Revenge porn e tentata estorsione, 28enne va a processo

Avrà un processo - davanti al giudice Giovanni Solinas del tribunale di Ferrara - il 28enne di nazionalità rumena accusato di aver diffuso foto private di una ragazza ferrarese e di aver tentato - tramite quegli scatti - di estorcerle informazioni relative alla propria sfera intima e sessuale

Foto d'archivio

Lido di Spina. E’ un danno notevole quello che sta sopportando la discoteca Barracuda del Lido di Spina dopo il provvedimento di chiusura per un mese notificato dalla questura per motivi di ordine pubblico. Per questo i proprietari del locale stanno valutando il ricorso, affidandosi alle mani del proprio legale, l’avvocato Pietro Solinas. Il cui primo passo sarà quello di chiedere al Prefetto una modifica del provvedimento, per evitare al Barracuda ulteriori danni dovuti sostanzialmente alla perdita della stagione estiva, dopo aver mancato l’appuntamento con la Notte Rosa dei Lidi.

Stefano Piazzi, uno dei titolari del Barracuda a cui è stato notificato il provvedimento, affida il proprio sconforto alle pagine di Facebook, dove la comunità del web ha creato un gruppo a sostegno del Barracuda e del Micro (il locale accanto, della stessa gestione). “Abbiamo alzato i muri con costosi pannelli fono assorbenti per limitare il rumore – scrive – abbiamo assunto 15 operatori per la sicurezza, abbiamo transennato davanti al locale per evitare che la gente si spostasse in strada. Abbiamo catechizzato i baristi per evitare che dessero da bere a persone ubriache. Abbiamo illuminato a giorno il parcheggio per evitare problemi di ordine pubblico, abbiamo fatto un esposto per i piadinari abusivi. E’ poco?”.

Il gruppo su Facebook, denominato “No chiusura Barracuda”, in poco tempo ha già raccolto più di 850 iscritti. Le proteste si sprecano, ovviamente, e molte di queste fanno riferimento alla buona gestione della famiglia Piazzi. Del resto, come riferisce il legale della famiglia, la sorpresa per il provvedimento di chiusura riguarda anche il fatto che ciò che viene contestato non riguarda i comportamenti dei gestori. Ciò che ha fatto scattare il provvedimento, lo ricordiamo, sono una serie di risse avvenute dentro e fuori dal locale. A partire dalla mega rissa avvenuta la notte del 19 giugno, con circa 200 persone coinvolte, che si sono disperse lungo l’adiacente via Cosmé Tura al sopraggiungere delle forze di polizia. Nel corso della stessa serata le fiamme oro avevano anche recuperato della droga e segnalato una persona quale assuntore alla prefettura.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com