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Paola Mastrocola, Edoardo Scioscia e Tiziano Tagliani
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Dietro un tavolo di libri a sua firma, c’era anche la scrittrice Paola Mastrocola all’inaugurazione della sala dell’oratorio di Palazzo San Crispino, presso la libreria Mel, nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 6 maggio.
Il nuovo spazio cittadino, che si trova al terzo piano dello storico palazzo che si affaccia su piazza Trento Trieste, è stato completamente ristrutturato dopo un lungo percorso amministrativo che ha permesso il collegamento fra i piani della loggia ed il soprastante salone. “Uno spettacolo di libreria – l’ha definito l’autrice, alla presenza di un folto pubblico –. Da sempre intendo le librerie come una specie di tempio: ma qui – dice Mastrocola, guardando il soffitto affrescato – serve ancor più riverenza ad entrare”.
“La loggia – ha presentato Edoardo Scioscia, amministratore delegato Melbook – sarà destinata ad essere uno spazio di lettura aperto al pubblico, e a questo scopo abbiamo messo anche dei divanetti tra gli scaffali del salone. Inoltre – ha fatto sapere l’amministratore -, abbiamo predisposto dei mobili rotabili, per accogliere fino a cinquanta posti a sedere. Intendiamo infatti organizzare qui diversi appuntamenti culturali e le presentazioni di libri, e una volta al mese – ha annunciato Scioscia – il Comune potrà organizzare in questa sala le proprie iniziative”.
“A dispetto delle Cassandre che ci circondano – ha dichiarato il sindaco Tiziano Tagliani -, questo è uno dei segni della primavera ritrovata di Ferrara, grazie ad imprenditori che presentano progetti seri per la città che noi sosteniamo. Questo non è solo uno spazio commerciale – ha sostenuto il primo cittadino -, ma un luogo storico (si parla del 776 d.C., per indicare la data in cui Carlo Magno concesse all’Arte dei Calzolai che aveva sede nel Palazzo il privilegio sulla piazza sino a via S. Romano) che torna ai cittadini come spazio di cultura, in cui poter stringere un rapporto con il libro e da conoscere come parte della propria città, valorizzando i suoi aspetti architettonici”.
Il progetto di restauro e ristrutturazione è stato curato dall’Arch. Paolo Arveda, mentre l’Arch. Antonio Zanuso ha frmato l’allestimento degli arredi e dell’illuminotecnica.
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