Giovanni Giorgi

Candidarsi con il Carroccio equivale a porsi in contrapposizione al Pdl in vista delle amministrative del 15 e 16 maggio. Questo il motivo per cui il coordinatore del Popolo della Libertà vigaranese, Giovanni Giorgi, ha liquidato Erica Gilli e Carlo Piccinini.
“Considerata la loro scelta di candidarsi alle prossime elezioni nella lista sostenuta dalla Lega Nord – spiega Giorgi – non posso che esprimere il forte rammarico per una decisione che pone i due tesserati automaticamente al di fuori del partito, dal momento che tale lista è in concorrenza con quella sostenuta dal Pdl”.
I fuoriusciti sono dunque stati rimossi. Sono stati nomina al loro posto Linda Zavarini e Federico  Gruppioni.
“Invito inoltre – prosegue il coordinatore comunale – Carlo Piccinini, consigliere comunale uscente, per coerenza con le sue scelte elettorali a dimettersi dal gruppo consiliare pidiellimo. Diffido Piccinini e Gilli dal sostenere in qualsiasi forma e contenuto, compreso i mezzi di informazione, tradizionali e on line, la propria campagna elettorale utilizzando il nome e il contrassegno del Popolo della Libertà”.
Durissimo il capogruppo consigliare, Massimo Desiderà.
“Bene ha fatto Giorgi a destituire Gilli e Piccinini che non rappresentano più il Pdl e, anzi, ne sono concorrenti alle prossime elezioni. Raramente ho visto una così scarsa attitudine alla politica come nei due soggetti. Essi confondono la politica con il gioco delle parti: sono talmente miopi da non capire che rappresentare gli iscritti del Pdl come dei pagliacci, il coordinamento comunale come un comitato elettorale ha significato la loro esclusione perenne dal panorama politico vigaranese”.
Di più. “Mi aspetto dai due che, in osservanza alla diffida, smettano di rappresentarsi come esponenti di un partito che hanno denigrato fino a qualche giorno fa. Da Piccinini mi aspetto invece le dimissioni immediate dal gruppo consiliare del Pdl per eventualmente confluire in quello della Lega, o meglio ancora, dal momento che il voto alla Lega significa un voto alla sinistra, l’entrata direttamente nel gruppo consiliare del Pd”.
A ribattere per entrambi è Carlo Piccinini. “Ad ora non ho ancora ricevuto comunicazione ufficiale di tale rimozione: aspetto una raccomandata – afferma -. Non so se si sia svolta un’assemblea in proposito. Sta di fatto che non accetto insegnamenti da chi, come Desiderà (e Zanella – ndr), ha votato a favore del bilancio di previsione proposto dall’amministrazione di centro sinistra”.
E conclude. “Credo che queste persone siano state le prime a non favorire il dialogo all’interno del Pdl: ora temono che Umberto Gardenghi risulti rafforzato dalla nostra presenza. Siamo comunque forti dell’appoggio del vice coordinatore provinciale, Antonio Frascerra, che ha pubblicamente riflettuto su come la discriminante per dirsi del Pdl sia non fare una campagna contro il candidato appoggiato dalla maggioranza del partito, ma a favore del candidato che noi sosteniamo”.