Undici persone – dieci straniere e una italiana – sono state denunciate dalla guardia di finanza di Ferrara per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza.
Le persone straniere – tra queste nigeriani, rumeni, senegalesi e marocchini – tutte residenti in città, sono state denunciate per aver falsamente autocertificato, nelle istanze prodotte per ottenere il sussidio, di essere da lungo periodo di tempo residenti in Italia. Due cittadine rumene, ad esempio, presenti in Italia da pochissimi mesi (una da febbraio e l’altra da maggio 2022), secondo le risultanze dell’indagine, hanno falsamente dichiarato la residenza ultradecennale incassando oltre 24.000 euro.
Oltre alla denuncia, i dieci percettori sono stati segnalati all’Inps per la revoca del contributo e per il recupero delle somme già erogate, che ammontano a una somma complessiva di circa 155.000 euro, e di altre, richieste, ma non ancora incassate per circa 7.000 euro.
La normativa, infatti, richiede, per i cittadini stranieri, la sussistenza di un doppio requisito per ottenere il reddito di cittadinanza: la residenza in Italia da almeno 10 anni (di cui gli ultimi due in modo continuativo al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio erogato) e il possesso della cittadinanza di un Paese Ue o di un permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo (per gli extra comunitari).
L’undicesimo caso accertato, riguarda un cittadino italiano, percettore del reddito di cittadinanza, trovato a svolgere “in nero” l’attività di consegna delle pizze a domicilio per conto di un locale della città. Lo stesso è stato segnalato all’Inps per la decadenza del contributo e per il recupero delle somme già erogate pari a circa 1.000 euro, mentre a carico del titolare dell’esercizio commerciale è stata irrogata la cosiddetta “maxi sanzione” per il lavoro nero.
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