21 Agosto 2010
Arrivano i nuovi dati. Per Città sostenibile peggiora la qualità dell’aria

“Inceneritore triplicato, inquinamento quasi”

di Marco Zavagli | 3 min

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Carta canta. Il canto non è dei più rassicuranti. La carta è quella che viene dall’assessorato all’Ambiente della Provincia di Ferrara. Il Comitato Ferrara città sostenibile, dopo una richiesta di accesso agli atti, ha ottenuto dall’ente di Largo Castello i dati sulle emissioni del nuovo inceneritore di via Diana. E i confronti non sono quelli rassicuranti snocciolati fino ad oggi.

“Si tratta della prima volta che riusciamo ad ottenere dei dati grazie ai quali porre in essere un confronto tra la situazione relativa all’inquinamento prima del potenziamento dell’inceneritore (quando era in funzione solo la vecchia linea L1) e quella successiva (emissioni delle nuove Linee L2, L3) – spiega Giancarlo Rasconi -. Emergono a livello di emissioni alcune concentrazioni di sostanze che, pur rimanendo entro i limiti di legge, aumentano notevolmente rispetto a prima”.

Infatti  la media degli ossidi di azoto emessi dalla Linee 2 e 3 nel biennio 2008-09 è pari a 29,7 tonnellate/anno, mentre la media per il triennio 2005-07 per la vecchia Linea 1 era 21,1. “Sul punto – sottolinea il comitato – va ricordato che gli ossidi di azoto contribuiscono a formare il particolato secondario (le micro polveri) che non vengono nemmeno misurate per legge”. Procedendo ad analogo confronto, si rileva che il monossido di carbonio emesso dal nuovo impianto è 8,2 t/anno contro le 1,014   del periodo precedente; l’acido cloridrico 0,3 t/a contro 0,1; il particolato totale sospeso 1 t/a contro 0,3; il carbonio organico totale 0,3 t/a versus 0,1; l’acido fluoridrico 89 kg/a versus 22; il mercurio 992 grammi/a versus 679; i dodici metalli testati, infine, danno un valore di 12.426 g/a versus 11.265.

La forbice tra i due raggruppamenti di dati si apre ulteriormente (a parte gli ossidi di azoto) se il confronto dello stato attuale viene  fatto con il periodo 2002-07.

I dati forniti per il biennio 2008-09 rivelano anche una serie di valori di alcuni inquinanti emessi che non è possibile confrontare in mancanza di analoghi precedenti rilievi. Si tratta di 592 kg/a di ammoniaca, 61,5 kg/a di PM10, e di 58 microgrammi/a. di policlorobifenili.

Solamente per alcuni parametri la emissione media appare diminuita. Infatti l’ossido di zolfo ammonta a 0,29 t/a contro 1,47 precedenti; 378,5 microgrammi di diossine contro 5933; 85 g/a di idrocarburi policiclici aromatici contro 123.

“Le emissioni dimostrano, dunque – conclude Rasconi -, nell’insieme, un evidente peggioramento dell’inquinamento ambientale, anche se  gli ossidi di azoto ed il particolato totale, che come già detto sono aumentati, rimangono comunque entro i limiti posti dall’Aia”.

Non basta. Nel conteggio del comitato rientrano anche i rifiuti speciali. “Per quanto riguarda la quantità di rifiuti bruciati – prosegue Rasconi -,  nel 2008 si sono incenerite 128.546 t., di cui 73.625 di “speciali” contro le “sole” 30.000 permesse”.

“La salute della comunità è insomma più a rischio di prima, pur nel pieno rispetto della legge – trae le conclusioni Francesca Cigala Fulgosi -. Non ci piace il ruolo di Cassandra, ma i dati dimostrano senza dubbio che l’opposizione del  Comitato Città Sostenibile alla triplicazione dell’inceneritore era giusta”.

E ora cosa fare? “Speriamo che i nuovi assessori all’Ambiente di Comune e Provincia – è l’auspicio di Valerio Vicentini – abbiamo una sensibilità maggiore dei precedenti e collaborino con i comitati”. Le soluzioni che Città sostenibile intravede in un vicino orizzonte sono quelle “di accelerare la sperimentazione a Pontelagoscuro e avviare subito in tutta la città la raccolta differenziata porta a porta orientata a una strategia di “rifiuti zero” e di smettere di bruciare rifiuti speciali”.

“Mentre Hera ricorre al Tar per poterne bruciare di più – pungola Cigala Fulgosi -, noi chiediamo che sia invece ridotta la quota stabilita nell’Aia. Per la riduzione dell’inquinamento prodotto dall’inceneritore nell’immediato chiediamo di bruciare solo i rifiuti solidi urbani indifferenziati e non i rifiuti speciali (carta , cartone, plastica,…) mantenendo l’impegno di bruciare esclusivamente i rifiuti della provincia di Ferrara”.

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