Goro
3 Ottobre 2017
Parte la contribuzione volontaria: 15 euro a testa per "iniziare un percorso condiviso"

Goro, 18mila euro al mese al Comune dalle coop pesca

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Goro. La contribuzione volontaria al Comune da parte delle cooperative di pesca operanti nella Sacca di Goro è cosa fatta. Già da questo mese e salvo modifiche alla procedura, saranno 18mila e 75 gli euro versati mensilmente dai 1205 soci che hanno aderito all’accordo.

Quindici euro a testa, per l’emersa unanime necessità di “iniziare un percorso condiviso tra l’ente pubblico e le attività produttive relativamente alle esigenze che si riterranno opportune”, come spiegato dall’amministrazione comunale ad agosto scorso, dopo un incontro con i rappresentanti delle cooperative.

Tra loro saranno scelti i 5 presidenti che andranno a comporre una commissione di controllo – composta anche da 4 membri del consiglio comunale – che avrà il compito di destinare quello che è in termini tecnici un ‘contributo agli investimenti’, a progettualità locali “approvate prima dalla commissione e poi dal Consiglio Comunale per le proprie competenze”.

Un contributo vincolato dunque, per mano e in mano ad una realtà, quella delle coop, strutturata ed economicamente solida. Verosimilmente più solida dell’ente che si è deciso di sostenere, considerato anche il carattere di urgenza esplicitato nelle relative deliberazioni e una proposta di contribuzione accolta e strutturata senza pensarci a lungo.

Si partirà dalla conversione in piste ciclabili delle strade sterrate di accesso ai cimiteri locali di Goro e Gorino, si proseguirà con altri interventi individuati dal gruppo dei nove. Interessante sarà di volta in volta scoprire quale delle due parti che compongono la commissione avrà la meglio sulle proposte: le esigenze e le volontà degli amministratori potrebbero infatti divergere da quelle delle cooperative, con il rischio che il contributo possa essere in quel caso rinfacciato ad un’amministrazione che rischia a sua volta di essere tenuta sotto scacco.

Dopo il lancio ottimistico dell’iniziativa che parlava di un coinvolgimento unanime di tutti i pescatori cooperativi (1400 circa tra Goro e Gorino), il documento di accettazione deliberato il 19 settembre scorso ridimensiona i consensi e lascia per strada più o meno 200 adesioni.

“Qualcuno ha protestato, non contento per come era partita la notizia” riferisce Andrea Ricci, pescatore nonché presidente della Pro Loco Goro. “Il nostro Comune, per questioni di regime fiscale non introita da gran parte dell’economia della pesca: per questo, a mio avviso, non trovo sbagliato voler contribuire per appianare un po’ di urgenze. Le associazioni del territorio – aggiunge – non risentiranno di questa manovra: continueremo ad autofinanziarci, speriamo di poter contare ancora sul minimo contributo del Comune che finora non è mancato”.

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