Cronaca
7 Settembre 2017
Proclamato il lutto cittadino a Bologna. Fabbri: "Perso un punto di riferimento" 

Chiesa e politica in lutto per Caffarra

di Redazione | 3 min

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Lutto cittadino a Bologna per la scomparsa del cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna e già vescovo dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio dal 1995 al 2003, venuto a mancare mercoledì mattina all’età di 79 anni dopo lunga malattia.

Mentre il sindaco felsineo Virginio Merola proclama il lutto cittadino per sabato 9 settembre, quando saranno celebrati i funerali nella cattedrale di San Pietro, arrivano tanti messaggi di cordoglio dal mondo della politica e delle istituzioni. Non nella città estense, però, pur avendo guidato l’Arcidiocesi per otto anni, prima dell’era di Rabitti e Negri.

Tra i politici ferraresi, l’unico che è intervenuto ufficialmente è Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Emilia Romagna, secondo il quale “con la morte di Caffarra viene a mancare un punto di riferimento importante per tanti fedeli e sacerdoti che sono alla ricerca delle radici più profonde del cattolicesimo, in un momento in cui la Chiesa sembra a volte allontanarsi troppo dalla propria tradizione”.

“Le sue posizioni ferme su temi sociali importanti hanno fatto discutere – ammette l’esponente del Carroccio -, ma sono servite da monito ad una politica che oggi, troppo spesso, non trova nel pensiero ecclesiastico i tradizionali argini che hanno consolidato nei secoli la cultura europea, ma piuttosto vere e proprie incursioni, quasi sempre a sostegno delle linee di governo della sinistra. La storia millenaria della Chiesa e il tradizionale pensiero cattolico perdono un importante referente – rimarca Fabbri -, ma monsignor Caffarra continuerà ad essere presente nel cuore e nelle azioni dei tanti che, ancora, ne seguono l’insegnamento”.

La scomparsa del cardinale “rattrista e getta ulteriore smarrimento nel gregge di Pietro” anche nella Democrazia Cristiana. “Davanti ad una personalità di tale levatura, morale e dottrinale, il rimpianto è motivato ed esprime il dolore per la perdita di una delle voci più autorevoli in tema di famiglia e vita – asseriscono dal Dc regionale -. Pur nella diversità di vedute, che rispettiamo e sulle quali non possiamo esprimerci, rispetto alle intuizioni della “Amoris Laetitia” – documento vincolante per i credenti, lo ricordiamo, quale espressione ufficiale del Magistero Papale – il Cardinale possedeva un rigore ed una limpidezza tali da non poter evitare di destare ammirazione e rispetto. Con filiale devozione, ci uniamo al dolore della Diocesi di Bologna e della Chiesa Italiana ed auspichiamo che tale scomparsa possa generare un risveglio generale delle intelligenze e dei cuori in argomento Famiglia, oggi attaccata e vilipesa come mai prima”.

La camera ardente sarà allestita nella Sala Bedetti presso l’Arcivescovado di Bologna, a partire da oggi, giovedì 7 settembre, alle 16. La veglia di suffragio sarà celebrata venerdì 8 settembre alle 21 in Cattedrale. L’arcivescovo Matteo Zuppi – che già mercoledì aveva annunciato “col cuore colmo di tristezza che sua eminenza ha  reso l’anima al suo Signore, che ha servito fedelmente per tutta la vita senza riserve di amore, generosità e intelligenza, profuse ovunque Egli abbia voluto chiamarlo” – presiederà la celebrazione delle esequie sabato 9 settembre alle 11 in Cattedrale. Al termine, la salma del cardinale Carlo Caffarra sarà tumulata nella cripta della cattedrale.

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